Dopo 65 settimane in vetta al ranking ATP, Jannik Sinner cede il trono a Carlos Alcaraz. La finale dello US Open ha segnato il sorpasso: lo spagnolo ha dominato, imponendosi con superiorità tecnica e fisica. Un passaggio di consegne che riaccende la rivalità tra i due, destinata a diventare uno dei temi centrali del tennis nei prossimi anni.
Sul cemento di Flushing Meadows, Alcaraz ha mostrato di avere qualcosa in più. Ma Sinner, vero campione, non si è nascosto dietro al risultato. In conferenza stampa ha analizzato con lucidità la sconfitta, dimostrando maturità e voglia di crescere.
“Sono stato troppo prevedibile in campo“, ha ammesso l’altoatesino. “Lui ha saputo variare il gioco, mentre io non ho mai provato il serve\&volley o usato spesso la palla corta. Contro Carlos bisogna uscire dalla zona di comfort“.
Con queste parole, Sinner indica chiaramente la direzione del suo futuro: evolversi, sperimentare, accettare il rischio. “Forse perderò qualche partita in più nel breve periodo“, ha aggiunto, “ma è necessario se voglio diventare un giocatore più completo e imprevedibile. Il mio obiettivo resta migliorare, sempre“.
Una dichiarazione d’intenti forte, che conferma la mentalità da fuoriclasse del 23enne azzurro. Se Alcaraz ha conquistato il primo posto, Sinner ha lanciato il messaggio: la sfida è solo all’inizio.
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