Jannik vola in finale a Cincinnati
Sinner spegne 24 candeline con la finale di Cincinnati: Atmane battuto in due set

Il regalo se l’è fatto da solo, e lo ha fatto in grande stile. Jannik Sinner, nel giorno del suo 24esimo compleanno, doma la rivelazione Terence Atmane in due set (7-6(4) 6-2) e conquista per il secondo anno di fila la finale del Masters 1000 di Cincinnati. Ottava finale in carriera in un “1000”, la ventottesima assoluta, la quarta consecutiva da quando è rientrato in campo a maggio dopo la squalifica volontaria: Roma, Parigi, Wimbledon, e ora l’Ohio. Un filotto da numero 1 vero.
Applausi Atmane
Contro un Atmane combattivo, brillante e mai banale – la sorpresa del torneo, numero 136 del mondo e senza sponsor personali – Sinner ha avuto bisogno di un set per prendere le misure. Il primo parziale è stato una battaglia a suon di servizi vincenti e scambi corti, chiuso al tie-break grazie a un piccolo regalo del francese (doppio fallo sul primo punto). Ma è nel secondo che la partita cambia volto. Il torneo di Atmane, comunque, resterà tra i più belli di questa estate tennistica. Il francese, talento eclettico e dalla mente brillante (QI 158), è arrivato dalla qualificazioni e ha battuto, tra gli altri, Fritz e Rune. Fino a oggi, nessuno sponsor a coprire le spese (tranne le racchette fornite da un’azienda): si paga voli, hotel e trasferte da solo. Una storia da underdog romantico, che a Cincinnati ha trovato la sua consacrazione. Contro Sinner, ha giocato un primo set di altissimo livello, dimostrando che può stare con i grandi. Il suo tempo potrebbe essere appena iniziato.
Scambi corti
Complice il caldo afoso e un pizzico di stanchezza, Jannik ha vissuto l’unico momento di appannamento nel primo gioco del secondo set. Ma proprio lì è arrivato il cambio di passo: coach Simone Vagnozzi, al cambio campo, ha messo ordine nella mente e nel fisico del suo allievo. “Punti corti, spingi subito in risposta, accorcia gli scambi”, il messaggio. Sinner lo ha eseguito alla perfezione: da lì in poi, è stato un monologo. Break immediato e poi gestione perfetta fino al 6-2 finale.
Numeri impressionanti
Sinner chiude la sua semifinale senza perdere nemmeno un set nel torneo e, con questo successo, conquista anche la 200ª vittoria in carriera sul cemento. Un numero che racconta meglio di ogni altra cosa la sua continuità e solidità, oggi marchi di fabbrica del suo gioco.
Ora la finale
Per Jannik, ora l’ultimo ostacolo sarà il vincitore della sfida tra Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, in programma nella notte italiana. Qualunque sia l’avversario, lunedì si giocherà la finale, con il titolo da difendere e un’altra occasione per riscrivere la storia.