Nel giorno della classica amichevole in famiglia all’Allianz Stadium, la Juventus chiude con un 2-0 rifilato alla Next Gen, ma i gol e il risultato passano in secondo piano. Sotto gli occhi di John Elkann e di 30.000 spettatori, a prendersi la scena sono i “separati in casa”: Douglas Luiz e Dusan Vlahovic, entrambi a segno, entrambi al centro del mercato, ma accolti in modo molto diverso dal pubblico bianconero.
Applausi Douglas Luiz
Alla prima vera apparizione in maglia bianconera, Douglas Luiz manda un messaggio chiaro: può essere lui il valore aggiunto del centrocampo di Tudor. Il brasiliano, arrivato dall’Aston Villa per 50 milioni, ha giocato con lucidità e qualità sulla trequarti, approfittando di ritmi blandi e spazi larghi concessi dalla formazione di Brambilla. Dopo un primo tentativo dal limite, trova il gol con un preciso colpo di testa su cross di Kostic. La risposta dello Stadium è positiva: applausi convinti per un giocatore che potrebbe rivelarsi più centrale del previsto.
Vlahovic gol e fischi
Il gol lo segna anche Vlahovic, ma per lui l’atmosfera è ben diversa. Prima si divora un’occasione a tu per tu con Daffara, poi segna con un sinistro chirurgico. Ma alla rete non segue l’esultanza: piovono fischi dallo Stadium. Verdetto che suona definitivo: addio auspicato, al di là del rendimento in campo.
Titolari solo nella ripresa
Tudor ha dato spazio alle seconde linee e agli uomini in bilico. Tra i titolari di partenza, solo Dean Huijsen e il portiere Pinsoglio erano già stati impiegati in Germania. In campo si sono rivisti anche Miretti, Nico Gonzalez, e i rientranti Kostic e Douglas Luiz, schierati in un 3-4-2-1 piuttosto fluido. Nella ripresa, spazio invece al blocco dei “titolari”: Locatelli, Cambiaso, Thuram, Yildiz, David e Danilo (Bremer a riposo). Ma il secondo tempo dura poco: al 52’, l’invasione pacifica dei tifosi mette fine al match.
Sabato test con l’Atalanta
La Juventus tornerà in campo sabato a Bergamo contro l’Atalanta, per l’ultimo test estivo prima del debutto ufficiale in Serie A il 24 agosto contro il Parma. Sarà l’ultima occasione per valutare uomini e assetti, ma anche per cercare di sciogliere alcuni nodi ancora aperti: su tutti, il futuro di Vlahovic.