Milan-Jashari: siamo al dentro o fuori, ore decisive
Stretta decisiva del Milan su Ardon Jashari: se il Club Bruges continuerà a perseverare nel 'no' i rossoneri vireranno su altri obiettivi.

Ardon Jashari è diventato molto più di un semplice obiettivo di mercato: per il Milan, ormai, è una questione di principio. Dopo settimane di trattative e rimpalli, la telenovela con il Club Bruges sembra destinata a trovare una conclusione. Nel bene o nel male. Il centrocampista svizzero ha già fatto sapere di voler sposare il progetto rossonero, ma la trattativa è rimasta impantanata su un punto fermo: la valutazione economica del cartellino. I belgi non intendono scendere sotto i 40 milioni di euro, cifra che finora ha rappresentato uno scoglio quasi insormontabile.
Tuttavia, il Milan ha deciso di giocare la sua ultima carta. Dopo giorni di riflessione e contatti continui, il club di via Aldo Rossi ha scelto di rilanciare con un’offerta considerata definitiva. Il direttore sportivo Igli Tare ha messo sul piatto una proposta da 35 milioni netti, ai quali si aggiungerebbero 2 o 3 milioni di bonus legati a prestazioni e presenze. Una mossa calcolata, con la consapevolezza che lo spazio per trattare è ormai ridotto al minimo. A Milano filtra un certo ottimismo, alimentato dalla volontà del calciatore e dalla pressione sempre più forte esercitata da Jashari per sbloccare la situazione.
La formalizzazione dell’offerta è attesa nelle prossime ore, ma la sensazione è che non arriverà prima dell’ufficialità della cessione di Emerson Royal al Flamengo. Un'uscita importante, non solo in termini di bilancio, ma anche perché libera una casella nell’organico rossonero e alleggerisce il monte ingaggi. Solo dopo quel passaggio si procederà con il nuovo affondo per Jashari. Poi toccherà al Bruges decidere se aprire o chiudere definitivamente la porta.
Intanto, in Belgio si respira un clima di attesa. Il Bruges farà il suo esordio in campionato domenica alle 18.30 contro il Genk e la società ha scelto di non distrarre l’ambiente fino al termine del match. Solo dopo si prenderanno decisioni ufficiali, anche perché la situazione è tutt’altro che semplice, come ha lasciato intendere l’allenatore Nicky Hayen. “Presto diventerà tutto più chiaro – ha dichiarato in conferenza stampa –. Ardon ha un contratto fino al 2029 e le richieste del club sono chiare: i club che lo vogliono devono soddisfarle. Poi ci sono i desideri del giocatore... ed è lì che sta il problema. Vogliamo offrire giocatori in forma in caso di trasferimento, ciò fa guadagnare rispetto di altri club”.
Parole che raccontano bene il braccio di ferro in corso tra società e calciatore. Jashari è legato da un contratto lungo e senza clausole liberatorie, ma ha già manifestato il desiderio di cambiare aria. La prospettiva di vestire la maglia del Milan lo affascina, e il progetto tecnico guidato da Massimiliano Allegri lo intriga. Il Milan, dal canto suo, lo considera una pedina perfetta per dare equilibrio e sostanza al centrocampo, un investimento per il presente e per il futuro.
Le prossime ore saranno decisive. Dopo settimane di attese, il tempo delle strategie sembra giunto al termine. La palla ora è nelle mani del Bruges: accettare o rischiare di trattenere controvoglia un giocatore sempre più determinato a partire. Il Milan aspetta, pronto a voltare pagina se necessario. Ma con la netta sensazione di avere fatto tutto il possibile.