Como, Suwarso: "Messi? Sarebbe un sogno, ma nessun contatto"
Il presidente del Como Mirwan Suwarso in un'intervista a 'La Stampa' ha ribadito le ambizioni del Como per il presente e il futuro prossimo.

Cento milioni spesi in un’estate che potrebbe cambiare il destino del Como e scrivere un nuovo capitolo nella storia del calcio italiano. La squadra lombarda, tornata in Serie A dopo oltre vent’anni, non si accontenta della salvezza: vuole sorprendere subito. A confermarlo è il presidente Mirwan Suwarso, manager indonesiano e volto operativo della proprietà, la famiglia Hartono, la più ricca dell’Indonesia, che ha rilevato il club nel 2019. In un’intervista a La Stampa, il dirigente ha raccontato ambizioni, strategie e sogni del nuovo corso biancoblù, tracciando una linea netta: il Como vuole restare a lungo nel calcio che conta.
“L’obiettivo è di costruire una squadra competitiva anche per il futuro”, ha spiegato Suwarso, che in questa prima fase non ha esitato a investire cifre importanti. Il Como, infatti, è al vertice tra i club italiani per spesa nel mercato estivo, e rientra persino nella top ten europea. Un segnale chiaro di quanto la nuova proprietà sia determinata a lasciare il segno. Non sono mancati i tentativi ad alto profilo: “Abbiamo provato con Theo Hernandez ma non è andata, anche Thiaw ha rifiutato”. Operazioni che testimoniano la volontà di competere fin da subito con i migliori.
Il progetto, però, va oltre il campo. Suwarso guarda a modelli virtuosi come quelli di Napoli, Atalanta e Bologna, club capaci di unire sostenibilità economica e risultati sportivi. “Bisogna seguire i modelli di business di Napoli, Atalanta e Bologna”, ha ribadito, sottolineando l’intenzione di fondare la crescita del Como su basi solide. Tra le priorità, anche lo sviluppo del brand e dell’impatto internazionale della squadra. “Qui il brand è il Lago di Como e ci concentriamo su quello”.
E in effetti, le tribune dello stadio Sinigaglia hanno già accolto ospiti illustri: star di Hollywood, celebrità internazionali e persino la moglie di Lionel Messi. “Non siamo noi a invitarli, loro vengono a Como in vacanza e ci chiedono di vedere le partite. Messi era ospite della moglie di Fabregas. Sarebbe un sogno se venisse qui. Ma non abbiamo avuto nessun contatto”. Un'attenzione globale che rafforza il legame tra la squadra e un territorio tra i più affascinanti al mondo, sempre più protagonista anche a livello sportivo.
Nel frattempo, proseguono i colloqui con il Real Madrid per cercare di trattenere Nico Paz, uno dei talenti più brillanti arrivati sotto il lago: “Gli incontri avuti fin qui sono stati positivi, ci vorrà tempo”. E mentre sul fronte tecnico si continua a lavorare per costruire una rosa all’altezza della Serie A, anche il dossier stadio resta sul tavolo. “Se dovessimo qualificarci in Europa abbiamo un accordo per giocare a Udine”, ha spiegato Suwarso, aprendo al sogno europeo che, da semplice neopromossa, il Como non sembra più voler escludere.
Ma tra ambizione e spettacolo, il progetto non dimentica il lato popolare del calcio. “Rendere gratuiti la curva e poi magari i distinti, perché il calcio appartiene alla gente”. È l’altro sogno di una proprietà che, mentre spinge forte sull’acceleratore, non vuole perdere il contatto con la propria gente. Un equilibrio difficile, ma possibile. E a Como, oggi, sembra tutto davvero possibile.