Inghilterra-Italia 2-1

Italia, che beffa! Il sogno svanisce al 119', Inghilterra in finale

Le Azzurre sfiorano la finale: avanti fino al 96’, poi la rimonta dell’Inghilterra ai supplementari spegne la speranza europea

Italia, che beffa! Il sogno svanisce al 119', Inghilterra in finale
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L’Italia femminile accarezza il sogno della finale continentale, ma a due minuti dai rigori subisce la beffa più amara: l’Inghilterra rimonta nel recupero e chiude i giochi ai supplementari, imponendosi 2-1 in una semifinale al cardiopalma.

La partita si accende fin dai primi minuti. Le inglesi partono forti sulle corsie esterne, puntando sull’uno contro uno, in particolare con una vivace Lauren James. Russo sfiora il vantaggio con una girata che sfila di poco a lato, ma è l’Italia a colpire per prima: al 33’, dopo una bella azione insistita sulla destra, Cantore serve un pallone in area, Girelli lo sfiora e Bonansea controlla e scarica un sinistro preciso sotto la traversa per l’1-0.

Le ragazze di Soncin gestiscono bene il vantaggio e vanno al riposo avanti, mentre l’Inghilterra prepara la risposta. Nella ripresa il ritmo delle britanniche cresce: Mead e Russo alzano la pressione e Wiegman inserisce anche Kelly per dare ulteriore spinta all’attacco. Al 65’ arriva una tegola pesantissima per le Azzurre: Cristiana Girelli è costretta ad abbandonare il campo per un infortunio muscolare.

Nonostante tutto, l’Italia tiene botta e sfiora il raddoppio all’86’, quando Severini, a tu per tu con Hampton, spreca una clamorosa occasione. Il colpo del ko sembra vicino, ma al 96’ arriva la beffa: un pallone vagante in area viene raccolto da Agyemang, che con una girata chirurgica firma l’1-1, rimandando tutto ai supplementari.

L’equilibrio resta fino ai minuti finali dell’extra time, quando al 119’ l’episodio decisivo spezza l’equilibrio: un contatto in area regala alle inglesi un rigore contestato. Giuliani intuisce e respinge il tiro di Kelly, ma nulla può sulla ribattuta della stessa attaccante inglese che firma il 2-1.

Finisce così l’avventura europea dell’Italia, fermata a un passo dalla finale. Resta l’amarezza per un epilogo crudele, ma anche l’orgoglio per un percorso che ha mostrato coraggio, talento e un’identità ritrovata.