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Calhanoglu, ore decisive: se parte l'alternativa è Xhaka

Si avvicina il vertice per conoscere le intenzioni del turco, conteso da Fenerbahce e Galatasaray. I nerazzurri valutano lo svizzero del Bayer Leverkusen

Calhanoglu, ore decisive: se parte l'alternativa è Xhaka
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Prima o poi la cortina di fumo si dissolverà. E allora Hakan Calhanoglu dovrà scegliere: restare a Milano o tornare sul Bosforo, diventando pedina contesa tra le due anime di Istanbul. In viale della Liberazione nessuno ha ricevuto segnali di rottura da parte del regista turco, ma il clima che aleggia intorno a lui da settimane è tutt’altro che sereno.

Il pressing turco (senza offerte)

La storia inizia con le manovre del Galatasaray, poco ortodosse secondo Piero Ausilio, che non ha esitato a denunciarle pubblicamente. L’incontro riservato a Milano tra i dirigenti del Gala e l’entourage di Calhanoglu aveva lasciato una sola certezza: nessuna reale intenzione di trattare, nessun assegno sul tavolo.

Ora si fa avanti il Fenerbahce di José Mourinho, ma con lo stesso copione: tanti sussurri, nessuna telefonata ufficiale. L’Inter, però, è stanca di attendere e vuole chiarezza. Già oggi a Milano è attesa una proposta formale, o quanto meno un segnale concreto per capire se davvero Calhanoglu è un obiettivo strategico per il club di Kadıköy.

La sfida simbolica tra Mou e il Gala

Se il Fener dovesse affondare il colpo, l’acquisto di Calhanoglu assumerebbe un significato che va oltre il campo. Non solo capitano della nazionale di Montella, ma anche simbolo da sottrarre al club rivale in una delle tante “guerre di religione” di Mourinho. Un’operazione dal forte impatto mediatico, oltre che tecnico.

L’Inter ha già fissato il prezzo: 25 milioni di euro, una cifra non negoziabile. E nel frattempo ha cominciato a guardare avanti. Il nome in cima alla lista è quello di Granit Xhaka, leader esperto e perfetto per un centrocampo a due. Un profilo che piace anche al… Fenerbahce, a conferma di quanto tutti gli incastri di questa vicenda si stiano sovrapponendo.

Vertice a Milano, Xhaka attende

Appena Hakan rientrerà in Italia, è prevista una chiacchierata faccia a faccia con la dirigenza interista: un confronto necessario dopo settimane di rumors e contatti solo telefonici. L’obiettivo è capire, davvero, che cosa vuole fare il giocatore. Domani sarà visitato nuovamente dallo staff medico per valutare il recupero dal problema al polpaccio, e mercoledì potrebbe tornare ad allenarsi ad Appiano Gentile.

Nel frattempo, a Leverkusen si tengono pronti: Ten Hag, nuovo allenatore del Bayer, ha espresso entusiasmo per lavorare con Xhaka, ma il direttore sportivo Simon Rolfes ha lasciato uno spiraglio aperto: “Dobbiamo parlarne con lui. Può partire solo se sarà un vantaggio per tutti”.

La verità nel tempo breve

Il tempo stringe, e l’Inter vuole chiudere il cerchio. O da Istanbul arriverà un’offerta reale, o l’Inter andrà avanti per la sua strada. E a quel punto, a centrocampo, potrebbe presto aprirsi la porta per Granit Xhaka.