Prime parole

Modric: "Milan, no alla medocrità, ho fame di vincere"

Luka Modric ha rilasciato le sue prime impressioni sulla nuova avventura in rossonero ai microfoni di Milan tv.

Modric: "Milan, no alla medocrità, ho fame di vincere"
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La maglia è diversa, il fuoco dentro è lo stesso. Luka Modric ha lasciato Madrid, la sua casa per dodici stagioni, per ricominciare da Milano. Lo ha fatto a 40 anni (quasi), quando avrebbe potuto scegliere un addio dorato al calcio europeo. Invece ha scelto il Milan. Una decisione che va oltre il campo, radicata in emozioni profonde e legami mai sopiti.

“Volevo restare in Europa, nel calcio che conta”, dice il centrocampista croato con la solita sobrietà. Ma non è solo una questione di livello tecnico o ambizione. “Da bambino guardavo molto la Serie A e il Milan era la mia squadra preferita anche perché c’era il mio idolo, Boban”. Le immagini del passato si sovrappongono alle sfide del presente. Il piccolo Luka, cresciuto con il mito del Milan, oggi indossa davvero quella maglia. Non per nostalgia, ma per convinzione.

La telefonata decisiva è arrivata dal direttore sportivo Tare, ma più ancora è stato il gesto a contare: “Mi ha impressionato il fatto che sia venuto in Croazia per presentarmi il progetto. È stato molto importante, mi ha dimostrato quanto ci tenesse”. E in fondo, davanti a un club come il Milan, per Modric non c’erano dubbi. “Lo volevo dal primo minuto. Il Milan è uno dei più grandi club in Europa. Non può essere soddisfatto della mediocrità, bisogna porsi gli obiettivi più grandi possibili: vincere titoli e competere con le migliori squadre nel mondo”.

Parole che suonano come un manifesto. In un Milan che vuole ritrovare il vertice, Modric porta più di un curriculum stellare: porta il carisma, l’esempio, l’ambizione. E soprattutto una fame che non conosce età. “Voglio portare la mia fame di vincere, aiutare i compagni sotto tutti i punti di vista e lavorare sodo per guadagnare il mio posto in squadra. Non è mai facile, devi lavorare sodo e lottare”.

A chi si chiede cosa spinga un fuoriclasse, con ogni trofeo possibile in bacheca, ad accettare una nuova sfida così impegnativa, Modric risponde con la semplicità che da sempre lo contraddistingue: “Dico sempre che per me la cosa più importante è l’amore per il gioco e per il calcio. Io ce l’ho ancora, sento di avere ancora questo fuoco dentro di me. È questo che mi spinge, ho ancora dentro di me la voglia e la fame di vincere”.

A Milanello lo hanno accolto con rispetto e attesa, consapevoli che Modric non è solo un nome, ma un patrimonio di esperienza e mentalità. Ora lo aspettano in campo, dove parlerà con i piedi e con la sua inimitabile regia. Intanto, i tifosi del Diavolo sognano: perché quando un campione sceglie con il cuore, spesso accadono cose grandi.