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Il rilancio di Koop: vuole conquistare definitivamente Tudor

Teun Koopmeiners, il riscatto. Potrebbe chiamarsi così il film che dovrà vedere l'olandese protagonista dopo un'annata sotto tono.

Il rilancio di Koop: vuole conquistare definitivamente Tudor
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Koop 2, il riscatto. Sembrerebbe il titolo di un film per un giocatore che era stato il centro del progetto, il perno di un mercato da 134 milioni di euro che avrebbe dovuto cambiare il volto della Juventus e che invece è rimasto giusto l’unico superstite di un’idea andata in frantumi troppo presto. Il trio dei sogni — formato dall’olandese, da Douglas Luiz (50 milioni) e da Nico Gonzalez (33) — è durato appena una stagione. I piani per una squadra rivoluzionata e vincente si sono infranti contro il muro della realtà e ora, di quel pacchetto da top club, resterà solo Koopmeiners. E con lui, una seconda possibilità che vuole trasformare in occasione di riscatto.

La Juventus ha già cominciato a smontare i tasselli sbagliati. Nico è sul mercato, vicino all’Arabia Saudita, Douglas Luiz pare sia appetito ancora dall'Inghilterra. Teun invece no, il centrocampista olandese ha convinto dirigenza e allenatore a puntare ancora su di lui, a investire sulla sua capacità di rialzarsi dopo una stagione complicata e deludente.

Gli infortuni non sono stati la causa principale delle difficoltà dell’ex Atalanta, ma hanno contribuito ad appesantire un’annata già grigia. In autunno una frattura a una costola, in primavera un’infiammazione al tendine d’Achille. Ostacoli fastidiosi, ma non invalidanti: Koopmeiners ha giocato molto, senza mai prendersi davvero la Juventus. I numeri (cinque gol e tre assist) raccontano una stagione sottotono, ben distante da quella versione totalizzante ammirata a Bergamo. E così, da firma più attesa dell’estate, è diventato bersaglio di una parte del tifo. Ora, però, tutto questo appartiene al passato.

Teun ha scelto di dimenticare e ripartire. Ha deciso di farlo subito, senza perdere tempo. In queste settimane sta trascorrendo le vacanze a Ibiza, ma le sue giornate non scorrono tra cocktail e relax. L’olandese ha già cominciato ad allenarsi, incrociando colleghi come Marten de Roon e Matthijs de Ligt. Una preparazione personalizzata, senza i ritmi della Continassa ma con la testa già sintonizzata sul 24 luglio, giorno del ritrovo ufficiale della squadra. Un anno fa era arrivato a Torino fuori condizione, complice una preparazione saltata dopo la rottura con l’Atalanta e Gasperini. Stavolta vuole arrivare pronto.

Il progetto tecnico di Igor Tudor sarà una sfida nella sfida. Il nuovo allenatore bianconero ha in mente un 3-4-2-1 in cui Koopmeiners dovrà trovare la giusta collocazione. Nella passata stagione è stato spesso utilizzato sulla trequarti, ruolo che non gli è del tutto estraneo ma che lo allontana dalla zona di campo in cui si esprime al meglio. Il suo curriculum parla da regista o mezzala, non da rifinitore. Tuttavia, il mercato in corso potrebbe ridisegnare gli equilibri del centrocampo, e anche lui è pronto ad adattarsi, pur di restare centrale nel progetto.

Essere ancora parte della Juventus, per Teun, non è solo una questione di orgoglio. È un’opportunità da sfruttare per dimostrare che può reggere il peso della maglia, dopo averlo già fatto — e con profitto — in Serie A. La dirigenza crede ancora in lui. Tudor anche. Adesso tocca a Koopmeiners rispondere sul campo. Ha già iniziato, a modo suo. In silenzio, ma con i muscoli in azione. Una scelta di testa prima ancora che di gambe. Per cambiare la sua storia alla Juve, un allenamento alla volta.