Milan, l'ad del Brugge fa muro: "Jashari non partirà"
Le pesanti dichiarazioni del dirigente nerazzurro

Il Bruges si conferma un interlocutore tosto, come aveva già dimostrato nell’estate del caso De Ketelaere, e ora lo ribadisce con fermezza nella trattativa per Ardon Jashari. Nonostante il centrocampista svizzero classe 2002 abbia espresso chiaramente il desiderio di trasferirsi al Milan, il club belga continua a fare muro. L’uomo mercato rossonero Tare ha parlato di un’offerta importante, ma dal Belgio arriva la presa di posizione dell’amministratore delegato del Bruges, Bob Madou, che chiarisce l’orientamento della società:
“Abbiamo accettato di sederci al tavolo con il Milan per rispetto – ha dichiarato a Gazzetta.it – ma senza parlare di cifre. Sappiamo cosa ha fatto Jashari, ma per noi questo non rappresenta la fine di un ciclo. Non escludiamo eccezioni, ma oggi non c’è nessuna offerta che ci convinca a cambiare idea. Partiamo dal presupposto che resterà”.
Tradotto: se il Milan vuole davvero chiudere l’operazione, dovrà alzare la posta. Il Bruges fa sapere di voler trattenere il giocatore per un’altra stagione, ma lascia comunque aperta una porta: “Se arriverà un’offerta congrua da parte di un top club, e se il giocatore sarà davvero a fine ciclo con noi, allora si potrà valutare la cessione. L’esempio di De Cuyper è chiaro. E se Jashari dovesse restare ancora un anno, il prossimo mercato potrebbe attirare più pretendenti, non solo il Milan”.
Dall’altro lato, però, i rossoneri si sentono forti della volontà del giocatore, che ha già raggiunto un accordo personale con il Milan per un contratto di cinque anni. La seconda proposta formulata da Via Aldo Rossi, considerata “adeguata”, sarebbe anche l’ultima: il club non ha intenzione di rilanciare.
La situazione resta in stallo. Se le parti riusciranno a trovare un compromesso, lo scopriremo nei prossimi giorni. Per ora, è muro contro muro.
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