Sucu: “I nostri modelli saranno Atalanta e Bologna"

Un Genoa ambizioso ma razionale, che guarda al futuro con pragmatismo e a modelli solidi da seguire. È questa la visione tracciata da Dan Sucu, presidente e azionista di maggioranza del club rossoblù, in una lunga intervista concessa ad alcuni quotidiani, in cui ha delineato con chiarezza le ambizioni del Grifone e il ruolo centrale di Patrick Vieira nel progetto tecnico.

“La salvezza non è il nostro obiettivo. Questo è chiaro”, ha ribadito Sucu, spiegando che la missione della società è molto più ampia: “In Romania, con il Rapid, cerchiamo di vincere Coppa e Campionato. Qui, a Genova, vogliamo crescere anno dopo anno, con un piano solido e realistico. I modelli? Atalanta e Bologna, ma sogniamo anche un percorso come quello del Napoli. Non si costruisce tutto in un giorno, ma passo dopo passo”.

Il numero uno rossoblù ha confermato massima fiducia in Vieira, confessando anche un momento di apprensione legato alle sirene estere: “Temevo potesse lasciarci, ma mi aveva promesso che sarebbe rimasto. E ha mantenuto la parola. Patrick è la figura centrale del progetto, e ora abbiamo la certezza di proseguire insieme per almeno altri due anni, con una squadra sempre più vicina alla sua idea di calcio”.

Sucu, che è anche azionista del Rapid Bucarest e presidente di Concordia, l’equivalente rumeno di Confindustria, ha poi chiarito la filosofia gestionale del Genoa, con un riferimento diretto alla recente e chiacchierata cessione del giovane Ahanor all’Atalanta per oltre 20 milioni di euro.

“Non guadagno nulla a livello personale dal Genoa. Il mio unico obiettivo è aumentare il valore del club, ridurre i debiti e trovare un equilibrio tra entrate e uscite. Quando vendiamo un giocatore, i soldi vengono reinvestiti per migliorare la squadra e la struttura. Ogni cessione serve a farci fare un passo avanti”.

Un messaggio chiaro ai tifosi, che Sucu invita a guardare oltre la singola operazione di mercato: “Ogni stagione, il Genoa deve diventare più forte. È questo il nostro patto con i genoani”.