Wimbledon, Sinner-Alcaraz in finale? Ecco il loro cammino
Per la finale di Wimbledon che tutti sogniamo ecco il potenziale cammino che potrebbe spettare al nostro Sinner e al fenomeno spagnolo.

Il prestigio di Wimbledon si conferma anche nella sua imprevedibilità. Sull’erba dell’All England Club sono già caduti nomi eccellenti e le prime giornate hanno segnato una vera e propria strage tra le teste di serie. A salvarsi dal caos, almeno finora, sono stati Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, rispettivamente prima e seconda forza del tabellone, che avanzano con sicurezza ma con prospettive decisamente diverse.
Il torneo, come spesso accade a Church Road, non fa sconti a nessuno. Alexander Zverev, Daniil Medvedev, Holger Rune, Jack Draper, Stefanos Tsitsipas e Lorenzo Musetti sono già fuori, spazzati via nei primi due turni senza neppure il tempo di acclimatarsi. La superficie più insidiosa del circuito ha già dettato le sue regole, mettendo in luce chi ha davvero i numeri per resistere.
Sinner, da numero uno del seeding, ha finora confermato il suo status, ma sa bene che il percorso è tutto fuorché agevole. Il 23enne altoatesino potrebbe incrociare già agli ottavi il bulgaro Grigor Dimitrov, avversario solido e particolarmente insidioso sull’erba. Ai quarti potrebbe invece tornare a fronteggiare Ben Shelton, giovane talento statunitense dal servizio esplosivo che spesso ha saputo metterlo in difficoltà. Ma il vero ostacolo, se tutto andrà come da pronostico, sarà Novak Djokovic. Il serbo, sette volte campione a Wimbledon, ha nel mirino l’ottavo trionfo e ha fatto capire che la condizione fisica non è un problema, nonostante l’operazione al menisco. Il potenziale incrocio in semifinale promette scintille.
Alcaraz, al contrario, gode di un cammino apparentemente più sereno. Il terzo turno lo vedrà impegnato contro il tedesco Jan-Lennard Struff, che ha eliminato Félix Auger-Aliassime, ma che sulla distanza non sembra poter impensierire il campione spagnolo. Agli ottavi lo scenario prevede un possibile confronto con Andrej Rublev, ma i veri vantaggi per Alcaraz arrivano nei quarti, dove potrebbe trovare uno tra Cameron Norrie, Joao Fonseca o Mattia Bellucci. Nessuno dei tre sembra in grado di tenere il passo con la potenza e la varietà del gioco dello spagnolo.
Anche la semifinale, almeno sulla carta, sembra sorridergli. Taylor Fritz, potenziale avversario in quella fase, è un ottimo giocatore ma sull’erba non ha mai avuto lo stesso impatto che sul cemento. Non è escluso che possa essere eliminato prima, lasciando ad Alcaraz un’autostrada verso la seconda finale consecutiva a Londra.
Sinner, intanto, dovrà fare attenzione già nel prossimo turno. Ad attenderlo c’è lo spagnolo Pedro Martínez, reduce da una vittoria sorprendente contro Mariano Navone. Una sfida che, almeno nei pronostici, dovrebbe sorridere all’italiano, ma Wimbledon insegna che ogni avversario va affrontato con il massimo rispetto. La prima settimana ha ribadito un principio semplice: anche i migliori possono cadere in qualunque momento.
La prospettiva di una rivincita tra Sinner e Alcaraz dopo la semifinale del Roland Garros è concreta e affascinante. Ma per arrivarci serviranno nervi saldi, tenuta fisica e un pizzico di fortuna. I due, per ora, avanzano. E mentre il tabellone si svuota di big, loro restano lì, a guidare il gruppo. Con percorsi diversi, sogni simili e una sfida che tutto il tennis mondiale inizia già ad aspettare.