Sconfitta di misura

Al Real basta un gol di Gonzalo Garcia: la Juve è fuori dal Mondiale

La Juve esce dal Mondiale con l'onore delle armi: finisce 1-0 per il Real Madrid grazie al gol del bomber della cantera madrilena.

Al Real basta un gol di Gonzalo Garcia: la Juve è fuori dal Mondiale
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Non basta un avvio brillante né un Kenan Yildiz ispiratissimo per rovesciare i pronostici e superare l’ostacolo più duro. La Juventus ci prova con coraggio, per mezzora gioca quasi a viso aperto contro il Real Madrid e illude i propri tifosi con una prestazione coraggiosa e ben organizzata. Ma alla lunga emergono il peso dell’esperienza, la qualità e la profondità della rosa madrilena: i blancos resistono alla spinta iniziale dei bianconeri e colpiscono nella ripresa, firmando l’1-0 decisivo con un colpo di testa del giovane Gonzalo Garcia. Finisce così l’avventura della squadra di Tudor al Mondiale per club, con due sconfitte in quattro partite e la sensazione di essere comunque cresciuta rispetto al pesante ko con il Manchester City.

La Juventus approccia il match senza timori reverenziali, con una faccia ben diversa rispetto a quella vista contro gli inglesi. Merito soprattutto di Kenan Yildiz, il più brillante in campo nella prima metà di gara. Il numero dieci turco accende la manovra offensiva con una serie di giocate di altissimo livello: prima inventa un assist geniale che manda in porta Kolo Muani, fermato solo da un pallonetto impreciso. Poi, poco dopo, si mette in proprio e sfiora il vantaggio con una conclusione pericolosa. Il Real Madrid, sorpreso dalla vivacità juventina, fatica a trovare linee di gioco efficaci: Arda Güler e Bellingham si muovono tanto ma incidono poco, mentre Vinicius resta ai margini del match.

Col passare dei minuti, però, la squadra di Xabi Alonso prende le misure e inizia a tessere la sua fitta rete di passaggi, sfruttando il lavoro di Valverde a centrocampo. La Juventus continua a spingere con Conceicao, pericoloso di testa, ma senza trovare il colpo risolutivo. E nel momento in cui il Real riesce a contenere l’onda bianconera, cambia volto alla partita. Le accelerazioni di Bellingham, le conclusioni di Valverde e la crescente pressione offensiva mettono alla prova Di Gregorio, protagonista di almeno tre interventi decisivi nel primo tempo, come già visto nella serata contro il City.

L’inerzia si sposta definitivamente in avvio di ripresa. Il Real Madrid alza il ritmo, si impossessa del pallone e costringe la Juventus a rinculare. Dopo due tentativi da fuori, arriva il gol che decide la partita: Alexander-Arnold pennella un cross perfetto dalla destra, Gonzalo Garcia taglia sul primo palo e gira di testa alle spalle di Di Gregorio, incolpevole. È la rete che cambia tutto. La Juventus accusa il colpo e fatica a risalire. Il Real sfiora il raddoppio con una rovesciata di Valverde e l’ingresso di Mbappé, acclamato dal pubblico di Miami, dà ulteriore spinta ai blancos, anche se il francese si limita al compitino nei minuti concessi.

La squadra di Tudor prova a riorganizzarsi, ma il baricentro resta basso e le occasioni latitano. Di Gregorio continua a tenere in piedi i suoi con interventi notevoli, in particolare su Arda Güler. L’ultima carta del tecnico croato è l’ingresso di Koopmeiners al posto di Yildiz, calato fisicamente ma comunque tra i migliori. Una scelta che non sortisce gli effetti sperati. Il Real gestisce fino al triplice fischio e si guadagna l’accesso ai quarti di finale, dove affronterà la vincente di Borussia Dortmund-Monterrey.

La Juventus saluta così il Mondiale per club, lasciando però l’impressione di aver ritrovato spirito e personalità dopo il crollo con il City. Ma contro un Real così solido, non è bastato. Come già accaduto all’Inter, anche la Signora è costretta a tornare a casa. L’Italia, adesso, non ha più rappresentanti nel torneo.