Messi non illumina: il Mondiale per club esordisce con uno 0-0
Messi non regala gol e assist nella prima del Mondiale

Un lancio in pompa magna, tra fanfare e coreografie, per il primo Mondiale per Club targato FIFA nel nuovo formato. A dare il via, però, è stato un pareggio senza reti tra Inter Miami e Al Ahly, eppure lo spettacolo non è mancato. La città che ospita il capitano della nazionale campione del mondo, Leo Messi, ha fatto da sfondo a una partita che ha messo in mostra le luci e le ombre di una squadra costruita per stupire, ma ancora in cerca di equilibrio.
L’inizio è stato tutto di marca egiziana. L’Al Ahly, autentico gigante del calcio africano con 12 Champions vinte e 45 titoli nazionali, ha imposto ritmo, corsa e organizzazione nei primi 45 minuti. José Riveiro, tecnico spagnolo subentrato a fine maggio, ha confezionato un piano gara efficace: un tridente offensivo veloce, supportato da tre mediani – Ben Romdhane, Attia e Fathi – capaci di recuperare palla e rilanciare l’azione con intensità. Di contro, l’Inter Miami è apparsa bloccata, lenta, scolastica nel suo 4-4-2. Troppo passiva per impensierire un avversario che, per tutto il primo tempo, ha dato l’impressione di essere una squadra con più gamba e più idee.
Nel primo tempo è stato Trezeguet, ex Aston Villa, a trascinare l’Al Ahly: tanta corsa, un rigore procurato e poi sbagliato, con Ustari – tra i migliori in campo – che ha ipnotizzato l’attaccante egiziano dagli undici metri. Poco prima, era stato l’altro pericolo pubblico, Ashour, a uscire per infortunio dopo aver fallito una ghiotta occasione da rete. Gli egiziani si sono visti anche annullare un gol ad Abou Ali, attivissimo in attacco ma decisivo anche in difesa: proprio lui, in pieno recupero, ha salvato sulla linea con una spettacolare rovesciata l’unica vera chance del primo tempo per l’Inter Miami, a firma di Allende.
Nella ripresa, però, lo scenario si è ribaltato. Javier Mascherano – tecnico degli americani e vecchio compagno di Messi – ha letto bene la partita e ha agito subito: fuori il terzino Aviles, già graziato dall’arbitro, dentro nuove energie. L’Inter Miami ha alzato il baricentro, aumentato la pressione e, pur senza dominare, ha finalmente iniziato a rendersi pericolosa. Messi, fino a quel momento piuttosto spento, ha dato segnali di vita: una punizione a giro ha fatto trattenere il fiato allo stadio, altre giocate isolate hanno acceso brevi fiammate. La sua connessione con Suarez e Busquets, però, resta lontana anni luce dai fasti di Barcellona.
Il giovane Cremaschi – argentino di nascita, ma naturalizzato statunitense – ha avuto poco impatto, mentre tra le occasioni migliori spicca una zuccata del subentrato Picault, sventata da un grande riflesso del portiere El Shenawy, che nel secondo tempo ha blindato la porta egiziana. Poco dopo, è stato ancora il portiere africano a negare il gol a Messi, con un intervento sulla traversa dopo un cross velenoso. E nel recupero, ha completato la sua serata da protagonista con un salvataggio di faccia su colpo di testa di Falcon.
"È finita così, con uno 0-0 comunque divertente, figlio di un tempo dominato a testa, e con gli applausi del presidente della Fifa in tribuna." Gianni Infantino, accompagnato da Ronaldo e Roberto Baggio, avrebbe probabilmente voluto vedere anche qualche gol nel debutto della sua “creatura”, ma il primo assaggio del nuovo Mondiale per Club ha offerto comunque intensità, emozioni e un assaggio di calcio globale.