Zanetti: "Andiamo a Empoli per prenderci la salvezza"
Il tecnico degli scaligeri è intervenuto in conferenza stampa in vista di Empoli-Verona (domenica, ore 20.45). Ecco le sue dichiarazioni.

Paolo Zanetti è intervenuto in conferenza stampa in vista di Empoli-Verona (domenica, ore 20.45). Ecco le sue dichiarazioni.
Zanetti, finalmente ha tutti i giocatori a disposizione. Penso ad Harroui: la sua assenza ha condizionato la fase offensiva, quanto è mancato? Che Empoli si aspetta?
"È innegabile che sia un giocatore sul quale puntavamo tanto. Attorno a lui volevamo costruire qualcosa, con qualità da collante fra centrocampo ed attacco, ha gol ed assist nelle gambe e sa lavorare in fase di non possesso, ci siamo dovuti abituare a non averlo, spero che l'Hellas possa goderselo tanto. Abbiamo un po' di situazioni da valutare, Montipò ha un problema di muscolare, è a rischio. Daniliuc ha una influenza, ma può essere recuperabile. L'Empoli ha una identità ben chiara, furore agonistico, squadra verticale con ottime individualità".
Zanetti, c'è il rischio distrazione con i risultati dagli altri campi?
"La cosa da fare è concentrarci su noi stessi, cercando di essere lucidi e pensando solo a mettere tutto in campo, senza pensare cosa accade da altre parti. Questo errore lo abbiamo già fatto in altre partite, ci concentriamo su di noi, su una squadra che vedo in crescita, la settimana è andata per questo verso, dobbiamo essere pronti ad una partita di una valenza enorme, dove conte solo il risultato".
Cosa significa affrontare l'Empoli per te? Vedi la squadra pronta alla guerra?
"Come ho già detto sono concentrato sulla missione di salvare l'Hellas, sarebbe un sogno, un onore, so quanto ho dovuto combattere per giocarci questo obiettivo. Ce l'abbiamo lì ad un punto. Di fronte abbiamo una squadra che si gioca tanto, ma vedo la squadra pronta, l'ho vista pronta in settimana, vedo una squadra che percepisce il momento, che è diverso da un mese fa, dove inseguivamo una vittoria, qui è la resa dei conti".
Zanetti, la squadra si è sentita un po' arrivata?
"Guardo le prestazioni, quando la nostra condizione è stata quella di sentirsi tranquilli di andare a chiudere il discorso, non abbiamo fatto bene, questo ha detto il campo. Però quando siamo andati a Como sapendo di giocarci molto, abbiamo fatto una prestazione diversa. Ho fatto i complimenti ai ragazzi per la prestazione. L'atteggiamento è tornato quello che conoscevo. Ora ci presentiamo pronti e senza alibi. Con un margine costruito con il lavoro, siamo ad un passo dalla grande impresa, ora andiamo a centrarla".
Il Verona sarà subito aggressivo? Suslov a supporto di un'unica punta?
"Non mi sento di scoprire le carte, ma credo che in queste partite debba andare in campo chi sta meglio, non possiamo fare calcoli, soprattutto dal punto di vista individuale, conta solo la squadra, non le prestazioni singole. Gioca chi sta meglio, anche ragionando sul tipo di partita. Chi entra poi è anche più importante di chi parte, lo ha dimostrato il cambio di Lazovic, chi entra deve essere pronto a risolvere le cose, le partite durano 90-95 minuti e spesso si decidono nei secondi tempi".
Zanetti, serve il gruppo ora: questo gruppo può vincere domani una battaglia?
"E' un gruppo perché ha dovuto superare insieme tante difficoltà. Fra le piccole mi sento di dire che siamo quelli messi meglio, questo gruppo ha superato delle difficoltà che erano preventivabili. La salvezza ad un certo punto sembrava in tasca, poi abbiamo avuto dei problemi mentali più che altro. La parola gruppo mi piace molto, ma deve essere un gruppo vincente, altrimenti non rimane altro".
Il giocatore che domenica potrebbe fare la differenza?
"Lo so, ma fare il nome significherebbe caricarlo di troppe responsabilità. Abbiamo più di un giocatore che è in credito con la sfortuna, che dal punto di vista dell'atteggiamento dà sempre tutto, sarei contento se questi giocatori avessero una soddisfazione. Spero che possa essere una bellissima giornata per tutti, anche con delle soddisfazioni personali. Non avendo nessun giocatore in doppia cifra, poi a parte la punizione di Duda a Udine, non abbiamo mai vinto per una giocato. Per quello ho sempre martellato sulla squadra e non sui singoli. La squadra ha sempre reagito da squadra".
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