Roma, ancora vacante il post Ranieri: ecco chi può arrivare

Mentre la Roma prepara l’ultimo atto della stagione, la sfida decisiva contro il Torino che potrebbe spalancare le porte dell’Europa, il club è già immerso nei piani per il futuro. In cima alla lista delle priorità c’è la scelta dell’allenatore che guiderà la squadra dopo l’addio di Claudio Ranieri. Un nodo ancora lontano dalla soluzione, tra contatti smentiti, trattative incerte e voci che alimentano il dibattito tra tifosi, social e radio romaniste.

Accantonata in fretta l’ipotesi suggestiva legata a Jürgen Klopp, il nome che nelle ultime ore ha preso quota è quello di Nuno Espirito Santo. Ma anche in questo caso, la pista sembra essersi raffreddata bruscamente. L’ex portiere del Porto, oggi alla guida del Nottingham Forest, avrebbe ricevuto una proposta economicamente allettante dall’Al Hilal, rendendo complicato l’inserimento della Roma. Fonti vicine a Trigoria smentiscono un reale interesse, affermando che il suo nome non figurerebbe nemmeno tra i profili realmente valutati.

A far discutere, nelle stesse ore, anche l’avvistamento all’aeroporto di Fiumicino di Lina Souloukou, Ceo proprio del Nottingham Forest. Ma la sua presenza a Roma, assicurano fonti interne, sarebbe legata esclusivamente a motivi personali. La dirigente greca ha infatti mantenuto la residenza nella capitale, dove vivono il marito e i figli, iscritti a una scuola locale: il viaggio sarebbe stato motivato esclusivamente da ragioni familiari.

Intanto, anche un altro nome che sembrava in corsa è sfumato. Cesc Fabregas, inizialmente proposto da Ranieri e Ghisolfi, avrebbe declinato l’ipotesi romanista, complicando ulteriormente la ricerca del nuovo allenatore. La sensazione è che serviranno ancora giorni per arrivare alla fumata bianca e che l’annuncio non sia all’orizzonte.

Rimangono in corsa alcuni profili interessanti. Tra questi spiccano Maurizio Sarri, reduce dall’esperienza alla Lazio, Roberto Mancini e Adi Hütter, attualmente al Monaco. Quest’ultimo, in particolare, potrebbe rappresentare una soluzione coerente con i piani di sviluppo del club, avendo già lavorato in passato con Ndicka e Koné ai tempi della Bundesliga.