Milan, chiesto un risarcimento per l'inchiesta sulle curve
La richiesta del club di via Aldo Rossi

Il Milan ha richiesto un risarcimento danni di 458mila euro nel processo che vede imputati tre ultras: Francesco Lucci, Christian Rosiello e Riccardo Bonissi. La richiesta è stata presentata attraverso l'avvocato Enrico De Castiglione, dopo le conclusioni del pubblico ministero Paolo Storari. Il club rossonero si è costituito parte civile e ha avanzato la richiesta economica come compensazione per i danni subiti, chiedendo in alternativa una provvisionale in attesa della decisione del giudice civile sulla cifra definitiva.
La somma richiesta tiene conto sia dei danni materiali, come l’ingresso irregolare di persone non autorizzate allo stadio, sia di quelli legati all’immagine del club. Se accolta, la richiesta potrebbe rappresentare un precedente importante nei rapporti giudiziari tra società calcistiche e frange della tifoseria organizzata.
Il procedimento nasce dall’inchiesta condotta dalla Procura di Milano sulle curve dello stadio San Siro, che ha portato alla luce diversi episodi legati al controllo del tifo organizzato. L’indagine ha evidenziato presunte pressioni esercitate da alcuni gruppi ultras nei confronti del club, e ha coinvolto anche altre figure del mondo sportivo.
La sentenza è attesa per il 17 giugno, e potrebbe avere implicazioni significative per il futuro della gestione delle tifoserie da parte delle società sportive. Intanto, il Milan cerca di affermare il principio per cui comportamenti illeciti da parte dei tifosi non debbano ricadere sul club né sul resto della tifoseria. Il caso potrebbe aprire la strada a nuove azioni legali da parte delle società nei confronti di singoli responsabili, con l’obiettivo di tutelare l’immagine e la sicurezza del calcio italiano.
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