Lotta alla pirateria

Lotito sulla pirateria: "Puniremo anche gli spettatori"

Lotito sulla pirateria: "Puniremo anche gli spettatori". Il presidente laziale e senatore: "Fenomeno criminale che uccide il calcio"

Lotito sulla pirateria: "Puniremo anche gli spettatori"
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La lotta alla pirateria audiovisiva nel calcio entra in una nuova fase. Con la revisione della norma antipirateria finalmente in vigore, le istituzioni italiane alzano il livello dello scontro contro un fenomeno che negli anni ha eroso risorse, danneggiato club e alimentato l’illegalità. Il messaggio è chiaro: d’ora in poi sarà tolleranza zero.

A ribadirlo è stato Claudio Lotito, presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, intervenuto durante la conferenza stampa tenutasi al Salone d’Onore del Coni: "La rivisitazione della norma antipirateria era molto attesa e spero che produca effetti. Da oggi in poi sulla pirateria audiovisiva c'è tolleranza zero da parte delle istituzioni e della politica". Lotito ha definito la pirateria "un nemico insidioso del calcio e del Paese, un fenomeno criminale che danneggia il sistema calcio e alimenta la criminalità organizzata", sottolineando come essa privi il movimento sportivo di risorse fondamentali per infrastrutture e settori giovanili.

Tra le novità più rilevanti introdotte dalla norma, c'è la possibilità per l’Agcom di disporre l’oscuramento dei siti pirata entro 30 minuti dalla segnalazione. "Un tempo di risposta efficacissimo che ci pone all'avanguardia in Europa", ha sottolineato Lotito. Ma il messaggio è rivolto anche agli utenti finali: "Vogliamo far capire che sarà possibile sanzionare anche gli spettatori e chi pensa di farla franca con gli abbonamenti illegali deve sapere che le operazioni lasciano tracce e che anche loro sono perseguibili in ogni momento".

Lotito ha ribadito più volte la portata del danno arrecato dalla pirateria: "I diritti tv muovono cifre vicine ai 300 milioni all'anno, la pirateria toglie risorse alle società, migliaia di posti di lavoro e taglia investimenti sui settori giovanili. La pirateria uccide il calcio e come tale va contrastata senza contraddizioni". E ha concluso con un appello forte alla legalità: "Noi dobbiamo mandare un segnale chiaro, è un problema serio e penale, toglie risorse allo stadio e crea un danno alla collettività. Bisogna cancellare questo malcostume".

Sulla stessa linea anche Beppe Marotta, presidente dell’Inter, che ha parlato di un cambiamento necessario: "La pirateria ha rappresentato e rappresenta sicuramente un grande danno per il movimento calcistico, è ora di dire basta". E ha aggiunto con una metafora calcistica: "Se prima c'era il cartellino giallo oggi c'è il cartellino rosso", evidenziando come la nuova normativa permetta finalmente un intervento più incisivo a tutela dei ricavi del settore.

A chiudere la conferenza è stato Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, che ha messo in luce l’efficacia degli strumenti repressivi già attivati: "Chiunque usa il pezzotto in Italia lascia una traccia indelebile che le forze dell'ordine ora sono in grado di ricostruire". Il sistema prevede sanzioni progressive: dalla multa iniziale – una sorta di ammonizione – fino a sanzioni da 5mila euro per i recidivi.

"I numeri sono impressionanti e riguardano tutti i ceti sociali e tutte le fasce d'età. È un fenomeno diffuso di mancanza di legalità, che grazie alla legge approvata dal Parlamento riuscirà a portare beneficio non solo al calcio ma a tutta l’industria culturale italiana", ha dichiarato De Siervo. "Se riuscissimo a pagare tutti, riusciremmo a pagare meno". Infine, ha ricordato l’impegno sul territorio: "Su questa operazione sono stati impiegati 80 comandi provinciali della Guardia di Finanza. Tolleranza zero dunque, non lo diciamo noi ma la Gdf".

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