E' sempre Pogacar: vince in solitaria la Freccia Vallone
Il campione del mondo ha anticipato di dieci secondi il francese Vauquelin e di dodici l'inglese Pidcock

Né pioggia né pendenze estreme riescono a fermare Tadej Pogacar. Il campione del mondo ha dominato la Freccia Vallone, seconda Classica delle Ardenne, riscattando con una prestazione da fuoriclasse il secondo posto dell’Amstel Gold Race. Sul tratto più impegnativo dell’ascesa finale, Pogacar ha sferrato l’attacco decisivo, guadagnando dieci secondi sul francese Kévin Vauquelin (Arkéa - B&B Hotels) e dodici sull’inglese Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team).
La corsa è entrata subito nel vivo grazie all’iniziativa di cinque attaccanti: Artem Shmidt (INEOS Grenadiers), Simon Guglielmi (Arkéa – B&B Hotels), Ceriel Desal (Wagner Bazin WB), Tom Paquot (Intermarché – Wanty) e Siebe Deweirdt (Team Flanders – Baloise), che hanno guadagnato un vantaggio massimo di quasi tre minuti. Il gruppo principale, però, ha gestito con calma, riportandosi sotto e favorendo così il rientro prima di Robert Stannard (Bahrain – Victorious) e Tobias Foss (INEOS Grenadiers), poi di Fredrik Dversnes e Andreas Leknessund (Uno-X Mobility).
Le condizioni meteo proibitive, unite alla durezza del tracciato disseminato di côtes, hanno fatto selezione naturale tra i fuggitivi, lasciando in testa solo i tre norvegesi Foss, Dversnes e Leknessund, che hanno affrontato il Muro di Huy per la seconda volta con circa dieci secondi di vantaggio sul gruppo.
Il colpo di scena è arrivato poco dopo, con Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), vincitore dell’Amstel, coinvolto in una caduta che ha compromesso ogni possibilità di bissare il successo. A quel punto è entrata in scena la Soudal-Quick Step, che ha imposto un ritmo elevatissimo nell’ultimo giro del circuito finale, consentendo al gruppo dei big di riprendere i fuggitivi sulla Côte de Cherave.
Dopo alcuni tentativi in discesa, i protagonisti hanno deciso di giocarsi tutto sull’ultima scalata al Muro di Huy. Pogacar, sostenuto dai compagni di squadra, ha lanciato il proprio attacco nel momento in cui ha colto un segnale di cedimento da parte di Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Da lì in avanti, nessuno è riuscito più a tenerne la ruota.
Lo sloveno ha tagliato il traguardo in solitaria, infliggendo distacchi netti agli avversari e confermando ancora una volta la sua straordinaria forma. Alle sue spalle, Vauquelin e Pidcock si sono spartiti gli altri gradini del podio, mentre Evenepoel ha chiuso in nona posizione, pagando le fatiche dei giorni precedenti.