Gp Spagna

Marc Marquez: "Non ero così in forma dal 2019"

Il pilota spagnolo ha parlato dell'inizio di stagione da dominatore che sta vivendo con la Ducati: "Ma non mi sento obbligato a vincere"

Marc Marquez: "Non ero così in forma dal 2019"
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Marc Marquez  si sente meglio che mai. “L’ultima volta che mi sono sentito così era nel 2019, quando tutto filava liscio. Ma poi è arrivato anche il 2020.” Parole cariche di emozione e consapevolezza quelle di Marc Marquez, che si è raccontato con sincerità in occasione di un evento pubblicitario alla vigilia del GP di Spagna della MotoGP. Un ritorno, il suo, che sa di rinascita: quella di un campione segnato dagli infortuni, ma non piegato nello spirito.

Marquez, oggi pilota ufficiale Ducati, ha parlato del suo ottimo inizio di stagione, che lo vede protagonista nelle prime posizioni del Mondiale. Ma lo ha fatto con un tono più maturo, consapevole di quanto il passato recente lo abbia cambiato. “Non voglio fare paragoni, perché non sono migliore rispetto ad allora, dopo quattro operazioni al braccio. Sono semplicemente diverso. Allora volevo solo vincere, adesso mi godo ogni singolo momento, ogni giro in pista, ogni sfida.” Il pilota spagnolo ha spiegato come sia cambiato anche il suo approccio mentale: “Sicuramente sono molto più sereno rispetto a prima. Nel 2019 avevo in testa un solo pensiero: vincere. Era una necessità che sentivo dentro. Oggi, anche se la pressione esiste ancora, non vivo più con quell’obbligo di arrivare per forza primo. Non ho più debiti con me stesso. Ho dato tutto, ho attraversato momenti durissimi, e ora sono dove volevo essere: a lottare per podi e vittorie ogni weekend.” Marquez ha poi commentato le voci sulla sua presunta superiorità in pista con la Ducati: “Ho sentito parlare di ‘superiorità’, ma è un termine che cerco sempre di evitare. Quando inizi a pensare di essere superiore, abbassi la guardia. E quando succede, arrivano gli errori. Ne ho fatto uno ad Austin, e ne ho pagato le conseguenze. Questo Mondiale è appena cominciato, e può ancora succedere di tutto.” Il GP di Jerez, in programma nel fine settimana, è una tappa speciale per lui: è il circuito dove lo scorso anno conquistò la pole e la vittoria nella gara lunga, ma è anche il luogo dove nel 2020 si verificò il terribile incidente che segnò l’inizio del suo calvario fisico. Una vittoria qui avrebbe un valore simbolico? “Per me quel cerchio è già chiuso, e con tanto di fiocco. Non sento il bisogno di dimostrare nulla. So che c’è chi si aspetta che io vinca questo weekend, ma cerco di isolarmi da quelle aspettative. Io sono già grato per quello che ho.” E infine, sull’obiettivo per il weekend: nessuna dichiarazione roboante, solo lucidità e concretezza. “L’importante è restare nei primi tre, restare lì davanti e continuare a crescere. Il campionato è lungo e ci sarà tempo per alzare ulteriormente l’asticella.”

 

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