Masters Augusta

Masters di Augusta: c'è ancora Rose al comando

Rose resta in testa a -8 dopo la seconda giornata ai Masters di Augusta. Alle spalle del golfista inglese c'è DeChambeau

Masters di Augusta: c'è ancora Rose al comando
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Ad Augusta l’atmosfera si scalda: lo spettacolo del Masters entra nel vivo. I grandi nomi non hanno deluso, e il torneo si prepara a un weekend ad alta tensione. Justin Rose, solido e costante, guida ancora la classifica. Ma alle sue spalle incalzano protagonisti attesissimi come Scottie Scheffler e Rory McIlroy, pronti a infiammare il percorso del National. Saranno due giorni intensi, con il fascino del golf d’élite e storie personali che si intrecciano con la corsa alla giacca verde.

Rose ha vissuto un secondo giro meno brillante del primo – 71 colpi contro i 66 del giovedì – ma è riuscito comunque a mantenere la testa, grazie a uno score composto da quattro birdie e tre bogey. L’inglese è a -8 complessivo e dormirà un’altra notte da leader, dimostrando solidità mentale sotto pressione.

Chi si è messo in mostra con un’ottima rimonta è stato Bryson DeChambeau (69, 68: -7), che ha confermato le buone sensazioni del primo round. L’ex “scienziato pazzo”, così soprannominato in passato, ha ormai ammorbidito i tratti più eccentrici del suo personaggio: oggi si presenta come un giocatore disponibile, sorridente, che cerca il contatto con il pubblico e non si sottrae mai a una foto o a un autografo. Simpatia non del tutto casuale, visto che è il volto più rappresentativo della LIV, la lega finanziata dall’Arabia Saudita. Il suo score parla chiaro: cinque birdie, un solo bogey alla 16 per via di un secondo colpo finito tra gli spettatori, e tanti colpi spettacolari. Lo scorso anno è stato protagonista in tutti i Majors, con risultati eccellenti: sesto al Masters, secondo al PGA, vincitore allo US Open. E' lui che ora gravita alle spalle di Justin Rose.

Ma il nome che ha catalizzato l’attenzione del venerdì è stato senza dubbio Rory McIlroy. Giovedì aveva deluso dopo un buon avvio, perdendo quattro colpi con due doppi bogey alla 15 e alla 17. Sembrava fuori dai giochi, ma ha reagito con determinazione: "Sono tornato a casa in tempo per salutare Poppy che stava andando a nanna e ho staccato la mente dal golf", ha raccontato. Il risultato è stato straordinario: un giro bogey-free con cinque birdie e un eagle alla 13, per un totale di 66 colpi (72, 66: -6). Il miglior punteggio del giorno, che lo proietta al terzo posto. Una vittoria al Masters gli consegnerebbe il tanto ambito Grande Slam, e ad Augusta il tifo per lui è trasversale: anche gli americani si esaltano per ogni suo colpo. Il Masters non è mai stato gentile con Rory, ma ora l’incantesimo iniziato nel 2011 – con quel famoso drive alla 10 – sembra pronto a spezzarsi. A -6 con lui anche Corey Conners (68, 70).

Scottie Scheffler, invece, ha vissuto un secondo giro piuttosto turbolento (68, 71: -5), ma resta in piena corsa. Emblematico l’episodio alla 12, il par 3 più iconico del mondo: un colpo dal tee finisce nei cespugli oltre il green, ma rimbalza fortunosamente fuori e si ferma vicino. Da lì, Scottie piazza un approccio perfetto per un birdie insperato, dopo i bogey alla 7, 10 e 11. Il golf è questo: equilibrio costante tra impresa e inciampo. Poi ancora par alla 13 nonostante un colpo in acqua, birdie alla 14, bogey alla 16, recupero alla 17, e un altro bogey alla 18 dopo un colpo da sotto un albero. A tre colpi da Rose, tutto è ancora possibile.

Tra gli esclusi eccellenti ci sono diversi nomi di spicco, in particolare dalla LIV: Brooks Koepka, Cameron Smith, Sergio Garcia, Dustin Johnson e Phil Mickelson non superano il taglio. Fuori anche due monumenti del golf: Bernhard Langer (67 anni, 41 Masters) e Fred Couples (65 anni, 40 partecipazioni). Langer ha già annunciato il ritiro da Augusta: emozionante l’applauso sulla 18, l’abbraccio con il chairman Fred Ridley, e quello con la sua famiglia riunita davanti alla clubhouse. Due le sue vittorie in Georgia, nel 1985 e nel 1993. Couples, invece, ci sarà ancora: l’addio è rimandato, e il suo swing inconfondibile tornerà a incantare anche l’anno prossimo.

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