Le parole post gara

Sergio Conceiçao: "La vittoria più bella? Deve ancora arrivare"

Le parole di Sergio Conceiçao al termine della larga vittoria di Udine. L'allenatore portoghese ha parlato di Maignan e della difesa a 3

Sergio Conceiçao: "La vittoria più bella? Deve ancora arrivare"
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Sergio Conceiçao parte da un'immagine forte, che lo ha colpito profondamente. Quella relativa all'infortunio di Maignan: "È stata una scena che mi ha impressionato. C'erano due nostri giocatori a terra, c'era caos, c'era preoccupazione... Devo fare i complimenti al pubblico di Udine che ha applaudito un giocatore che aveva fischiato fino a poco prima. Un gesto incredibile, in tanti anni di calcio l'ho visto veramente poche volte".

L'allenatore rossonero ha poi spiegato la scelta del cambio tattico adottato durante la partita. Un cambio non banale perchè passare da una difesa a quattro a una difesa tre comporta un cambio radicale in certi meccanismi. L'idea è che però i centrali del Milan possano trovarsi meglio, per caratteristiche, con le linee più strette: "Noi abbiamo lavorato sulla difesa a tre anche durante la sosta, questa volta abbiamo lavorato su questa idea con la palla e senza, perché abbiamo avuto finalmente una settimana piena per allenarci. Così siamo più protetti, ho avuto buone sensazioni. Ora iniziamo a pensare all'Atalanta. Ho visto una squadra equilibrata".

Quando gli viene chiesto se si sia trattato della miglior partita della sua gestione, Conceiçao risponde con ambizione: "La più bella vittoria deve ancora arrivare".

Spazio anche per un commento su Theo Hernandez: "Tutti sappiamo che a livello offensivo è uno dei più forti al mondo nel suo ruolo. Noi volevamo dargli più protezione e con questo sistema è più protetto".

Conceiçao ha spiegato anche la strategia pensata per Jovic: "Abbiamo lavorato per far fare a Jovic movimenti per liberare spazio con spostamenti in profondità e incontro, abbiamo fatto questa scelta perché loro sono molto fisici e noi volevamo sfruttare la velocità".

Infine, sull'obiettivo europeo, il tecnico preferisce mantenere un profilo basso: "Iniziamo a pensare giorno per giorno, non dobbiamo parlarne più. Contano solo i risultati, concentriamoci su quello", ha concluso.

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