L'Inter batte 2-1 l'Udinese e mantiene la vetta
I nerazzurri in gol con Arnautovic e Frattesi, ma nel finale è grande sofferenza

L'Inter ha iniziato nel migliore dei modi il tour de force da qui alla fine della stagione, superando in casa 2-1 l'Udinese. Gara dai due volti, dove per un'ora i nerazzurri hanno dominato e controllato, ma che il gol degli ospiti ha riaperto facendo vivere gli ultimi minuti in apnea.
Il silenzio dei primi venti minuti del secondo anello di San Siro – una protesta organizzata dai tifosi – non ostacola i piani di Inzaghi, che sfrutta al meglio i giocatori rientrati dagli impegni con le nazionali. Il tecnico nerazzurro decide di iniziare senza Barella, reduce da 180 minuti in Nations League, e lo sostituisce con Frattesi, che contro l’Udinese si rivela determinante e pungente. Prima sfiora il gol colpendo il palo, poi, dopo il gol del vantaggio firmato da Arnautovic con una bella girata di sinsitro, trova la rete con un inserimento perfetto su un assist spettacolare di Dimarco.
Un'altra ottima notizia per l’Inter è proprio il ritorno dell’esterno, subito decisivo con due passaggi vincenti. Frattesi, invece, conferma il suo feeling con l’Udinese, segnando il quinto gol in carriera contro i friulani, replicando quello dell’andata dopo appena 43 secondi con il suo marchio di fabbrica. L’Inter parte forte e già dopo una quarantina di secondi crea la prima occasione con Calhanoglu, il cui destro sfiora l’esterno della rete, dando solo l’illusione del gol ai tifosi. L’unica chance per l’Udinese nel primo tempo arriva al 35’, quando Lucca, lasciato libero in area, colpisce di testa, ma la sua conclusione è centrale e Sommer blocca senza problemi.
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Finale di sofferenza per l'Inter
Nella ripresa, Runjaic prova a dare una scossa alla sua squadra inserendo subito Iker Bravo, ma l’Udinese fatica a trovare spazi contro il possesso palla nerazzurro. È ancora l’Inter a sfiorare il gol, con Dimarco che si accentra e calcia di potenza, sfiorando la traversa. Il copione della gara segue esattamente i piani di Inzaghi, che approfitta della situazione per risparmiare energie in vista di un aprile impegnativo: fuori Arnautovic, Dimarco, Calhanoglu e Frattesi, dentro Correa, Bisseck, Asllani e Barella.
Se i nomi di Solet e Lucca compaiono nella lista dei desideri dell’Inter, un motivo c’è. Al 72’, Sommer rinvia il pallone, il difensore bianconero lo controlla con il petto a centrocampo, approfittando della pressione inesistente di Correa, e parte in progressione fino al limite dell’area nerazzurra. Il suo destro potente si infila in rete e riapre la partita.
L’Inter accusa il colpo e rischia di crollare: appena tre minuti dopo il gol, l’Udinese sfiora il pareggio. Cross in area per Lucca, lasciato completamente solo da un Bisseck entrato male in partita. La girata di testa è perfetta, ma Sommer si supera con una parata straordinaria, negando il 2-2. I friulani spingono con intensità, mentre l’Inter inizia ad avvertire la pressione. Il finale diventa infuocato.
Al 92’, gli stessi protagonisti di prima sono ancora decisivi: Solet calcia di destro dall’interno dell’area, Sommer si esibisce in un altro intervento miracoloso. Inzaghi esplode di rabbia per un fallo non fischiato a centrocampo, viene espulso ma continua a protestare. L’Udinese tenta l’ultimo assalto, ma al 97’ il triplice fischio di Chiffi chiude i giochi. L’Inter, tra luci e ombre, conquista una vittoria preziosa e continua la sua corsa.