Mondiali Atletica indoor, Italia mai così vincente
Mai un Italia così competitiva nei Mondiali di Atletica Indoor. Esulta il presidente Mei: "Questi ragazzi ci sorprendono"

L'Italia celebra la sua edizione più trionfale dei Mondiali indoor, chiudendo la competizione di Nanchino con due medaglie d'oro e un argento. Un risultato storico, che non aveva mai visto il Paese conquistare due ori nella stessa edizione, e che eguaglia il record di due successi ai Mondiali all'aperto, raggiunto nel 1987, 1995 e 1999. Con il quinto posto nel medagliere, dietro a Stati Uniti (6 ori, 4 argenti, 6 bronzi), Norvegia (3-0-1), Etiopia (2-3-0) e Gran Bretagna (2-1-1), l'Italia si conferma tra le potenze mondiali. Questo piazzamento segna il miglior risultato di sempre ai Mondiali indoor, superando il sesto posto ottenuto a Barcellona nel 1995. Inoltre, gli azzurri si classificano quinti anche nella 'placing table', che misura la profondità del team e il suo rendimento complessivo, con 42 punti, posizionandosi come prima nazione europea, subito dietro Stati Uniti (175), Australia (55), Etiopia (44) e Cina (44). Sono 10 i finalisti italiani, uno in meno rispetto agli undici dello scorso anno a Glasgow, dove l'Italia aveva chiuso al terzo posto nella classifica a punti.
"Per la prima volta nella storia, l'Italia vince due ori in un'unica edizione dei Mondiali indoor. È un altro passo fondamentale di questa straordinaria avventura iniziata quattro anni fa", afferma il presidente della Fidal, Stefano Mei. "I ragazzi ci sorprendono ogni volta, migliorano i loro record e sfatano tabù. Siamo estremamente soddisfatti di come riescono a gestire queste manifestazioni: l'approccio, il comportamento e la consapevolezza che nessuno li giudicherà se qualcosa non va come previsto". Mei sottolinea poi il valore dei risultati ottenuti: "La medaglia d'oro di Furlani è più che meritata, soprattutto dopo l'argento agli Europei indoor, dove aveva fatto la miglior serie della gara e un centimetro gli era mancato. Mattia è un predestinato, non è fortuna, e tutti si aspettano molto da lui, ma lui non sembra mai preoccuparsi. Nel triplo, Andy Diaz ha vinto con ampio margine, è in formissima, mentre Zaynab Dosso, che era sotto stretta osservazione per la prima volta, ha dato molto nei turni precedenti e ha conquistato un argento mondiale con una prestazione di altissimo livello. Anche i quarti posti di Fabbri e Simonelli sono significativi: l'atletica è uno sport difficilissimo, con più di duecento nazioni, ognuna delle quali può vincere una medaglia. E non dimentichiamo che qui mancavano i nostri campioni olimpici e anche Nadia Battocletti. Possiamo essere più che soddisfatti".
🥇 MATTIA FURLANI CAMPIONE DEL MONDOOOOOOOOOOOOOOOOOO #WorldIndoorChamps
Straordinaria impresa del ventenne azzurro a Nanchino: trionfa con 8,30 nel lungo ai Mondiali indoor!!!!#atleticaitaliana #indoor2025 pic.twitter.com/sobRp10tuw
— Atletica Italiana (@atleticaitalia) March 23, 2025
Il direttore tecnico, Antonio La Torre, esprime orgoglio per il risultato: "Il senso di questa spedizione, e più in generale di questo mese di fuoco tra Europei e Mondiali indoor, è che siamo sempre sul pezzo. Ci confermiamo nell'élite mondiale, oltre a essere una nazione di riferimento in Europa. Indossiamo ormai i panni di un'atletica che sa essere tra le migliori al mondo, e dobbiamo continuare a tenerceli saldamente cuciti, con determinazione, senza mai dar nulla per scontato". Medaglie e piazzamenti testimoniano il valore della squadra: "Mattia Furlani, a soli vent'anni, ha conquistato il suo primo oro in un evento globale, dopo essere stato definito stella nascente da World Athletics nella scorsa stagione. Ha dimostrato di saper gestire la pressione. Per Andy Diaz, invece, basta guardare un dato: tre volte in azzurro, tre volte sul podio. L'argento di Zaynab Dosso è una bellissima medaglia, conquistata da protagonista in un contesto mondiale, con una continuità che non era scontata dopo Parigi. C'è un po' di rammarico per i risultati nel peso, ma con l'atteggiamento diverso di Fabbri e Weir rispetto ad Apeldoorn, da qui bisogna ripartire. Simonelli è un fenomeno: con pochi allenamenti è arrivato a un passo dal bronzo. In pratica, anche stavolta metà della squadra è riuscita a raggiungere la finale: due nell’asta, Bruni e Molinarolo, e giovani emergenti come Manuel Lando nell’alto e Idea Pieroni, che hanno dimostrato di meritare la fiducia. Non dimentichiamoci neppure di chi è stato vicino ai primi otto, come il ventenne ottocentista Giovanni Lazzaro. È il segno della solidità della nostra Nazionale: siamo una squadra unica, con segni di vitalità in tutti i settori, e questo ci dà grande soddisfazione".