La nuova Juve

Come giocherà la Juventus di Tudor?

L'esordio con il Genoa, poi un calendario complicato con cinque trasferte su nove partite: ecco come potrebbe giocare la Juventus di Tudor

Come giocherà la Juventus di Tudor?
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Questa mattina alla Continassa prenderà il via la terza avventura di Igor Tudor alla Juventus, dopo quella come calciatore e successivamente come collaboratore tecnico nello staff di Andrea Pirlo nella stagione 2020-2021. A partire dal suo primo allenamento da tecnico bianconero, previsto per oggi, l'ex nazionale croato avrà cinque giorni pieni per preparare il suo esordio, in programma sabato alle 18 contro il Genoa. Questo lasso di tempo sarà fondamentale per Tudor, che avrà l'opportunità di riflettere su quale formazione schierare nel suo debutto all'Allianz Stadium. Il primo dubbio riguarda la difesa: Tudor predilige la difesa a tre, e le risposte che emergeranno durante le sedute di allenamento allo Juventus Training Center gli daranno una chiara indicazione su come muoversi. Federico Gatti sembra il principale candidato per comandare la difesa, con Pierre Kalulu a destra e Renato Veiga a sinistra.

Di solito, Tudor adotta il 3-4-2-1, ma in base agli interpreti a disposizione ha più volte modificato il modulo in un 3-4-1-2. Le variazioni sono sottili, ma evidenti: Dusan Vlahovic, fresco di gol con la Serbia (al 90' su assist del milanista Luka Jovic), vedrà sicuramente più spazio, e molto probabilmente giocherà in tandem con Randal Kolo Muani. Kenan Yildiz avrà un ruolo importante: il giovane talento potrà finalmente sfruttare gli spazi sulla trequarti per esprimere al meglio la sua abilità, creando non pochi problemi ai difensori avversari con i suoi dribbling imprevedibili. Il talento turco avrà la libertà di accentrarsi verso la porta o di allargarsi per favorire le sovrapposizioni dei compagni. Inoltre, attenzione a Teun Koopmeiners, acquisto più oneroso del mercato estivo juventino, che potrebbe rivelarsi una risorsa preziosa per Tudor nelle ultime nove giornate di Serie A e nel Mondiale per Club. L'olandese ha la versatilità di giocare sia come centrocampista che come trequartista, posizionandosi più vicino alla porta avversaria e agli attaccanti.

Il nuovo allenatore chiederà sacrificio e una decisa inversione di marcia rispetto all'atteggiamento spesso troppo compassato e sfiduciato che ha caratterizzato questa stagione. Un'attenzione particolare andrà agli esterni. Molti dei giocatori in rosa, da Nico Gonzalez a Francisco Conceiçao fino a Samuel Mbangula, sembrano nati per giocare come ali in un tridente offensivo. Sarà necessaria una grande adattabilità per percorrere l'intera corsia, un compito che sembra adattarsi particolarmente a Timothy Weah e Andrea Cambiaso, sempre che quest'ultimo stia meglio rispetto alla settimana scorsa.

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