Rivera: "Con me Leao farebbe tanti gol"
Gianni Rivera ha parlato della situazione attuale della Nazionale italiana del Milan sotto la gestione americana

La Nazionale italiana, i giovani del calcio e il momento storico del "suo" Milan. Gianni Rivera, leggenda del Milan e della Nazionale italiana, ha rilasciato un'intervista al 'Corriere della Sera' in cui si è cimentato su questi argomenti. Ecco di seguito i principali passaggi.
L'ITALIA DI SPALLETTI
"Ci sono giocatori con qualità, come Barella e Tonali. Ma serve qualcosa in più, soprattutto in attacco. È bello poi vedere il figlio di Paolo Maldini e il nipote di Cesare in Nazionale, un segno di continuità nella storia del calcio italiano".
IL MILAN E LA SCARSITA' DI ITALIANI IN ROSA
"Evidentemente non credono più nelle politiche che un tempo creavano leggende come Baresi e Maldini".
CAMARDA
"Se il ragazzo ha qualità, deve giocare. Io non sono mai stato in panchina quando ho debuttato a 15 anni. Lui deve credere nelle sue capacità e non avere paura di mettersi in gioco".
Gianni Rivera fa causa al Milan: «I miei cimeli al museo di San Siro ma a me zero diritti d'immagine» https://t.co/B8u0qpAh0I
— Corriere della Sera (@Corriere) January 6, 2024
IL MILAN E LA NECESSITA' DI CAMBIAMENTO
Riguardo al momento difficile del Milan, Rivera ha proposto un cambio di rotta: "Prima di tutto, bisogna ridisegnare la società. Se mi chiamano come consulente, posso dare buoni consigli. Posso fare tutto: dal presidente all’allenatore, e magari giocare anche gli ultimi sei minuti".
LEAO
"Con un Rivera alle spalle, farebbe molti più gol. È un attaccante che ama attaccare gli spazi, sarebbe la mia freccia ideale, come lo furono Altafini, Prati e Maldera. Ha le qualità per diventare un grande".
SUI 125 ANNI DEL MILAN E L'ASSENZA DEI LEGGENDARI ROSSONERI
Infine, Rivera ha commentato l'assenza sua e di altre leggende come Maldini, Boban e Altafini alla celebrazione dei 125 anni del Milan: "Mancavano anche loro, quindi sono in buona compagnia. Certo, il Milan senza la sua storia non è il Milan. Ma cosa possono sapere gli americani di storia e calcio?".