Trattativa serrata

Roma, colloquio Raspadori-Simeone per sbloccare la trattativa

Giacomo Raspadori continua a rimanere un obiettivo concreto della Roma: oggi l'attaccante parlerà con il Cholo Simeone.

Roma, colloquio Raspadori-Simeone per sbloccare la trattativa

A Trigoria il tempo stringe e l’esigenza è sempre più evidente. La Roma vuole Giacomo Raspadori e lo vorrebbe subito, possibilmente già nei prossimi giorni, per metterlo a disposizione di Gian Piero Gasperini e dargli il primo vero rinforzo di questo mercato invernale. Ricky Massara è al lavoro senza sosta per provare a sbloccare l’operazione, consapevole che la situazione attuale rende l’arrivo dell’attaccante ancora più urgente rispetto a qualche giorno fa. Già oggi potrebbe essere una giornata chiave, anche perché è previsto un colloquio diretto tra il giocatore e Diego Simeone, allenatore dell’Atletico Madrid, per fare chiarezza sul futuro.

La strategia giallorossa è definita: Raspadori in prestito oneroso con diritto di riscatto condizionato, per un’operazione complessiva da 20 milioni di euro, due subito e diciotto in caso di acquisto definitivo. Il nodo resta l’accordo con l’Atletico, che non ha intenzione di fare sconti. I colchoneros hanno investito 22 milioni più bonus per strapparlo al Napoli e puntano a rientrare della spesa. Per questo, a Madrid spingono affinché la Roma riveda sia le cifre sia la formula, preferendo un obbligo di riscatto oppure un diritto fortemente vincolato a condizioni facilmente raggiungibili.

Il punto di incontro potrebbe essere legato al numero di presenze. L’Atletico non è interessato a clausole legate a piazzamenti o obiettivi di squadra, ma a parametri più concreti e immediati, come una percentuale elevata di partite giocate, che potrebbe aggirarsi intorno al 60-65%. È su questo terreno che le parti stanno provando a dialogare, nella speranza di trovare una soluzione che soddisfi tutti e permetta alla Roma di accelerare.

Intanto l’Atletico Madrid riprende gli allenamenti e prima di tornare in campo Raspadori parlerà nuovamente con Simeone. Il tecnico argentino, che in estate aveva fortemente voluto il suo arrivo, in passato è stato molto diretto con il giocatore. “Finora non sono riuscito a darti quello che ti meritavi”, gli aveva detto in un confronto privato. I numeri spiegano bene il malcontento dell’attaccante: 14 presenze su 25 partite complessive, per un totale di 406 minuti giocati, appena 29 di media a gara. Un bottino decisamente magro, soprattutto se confrontato con lo spazio avuto da Antoine Griezmann e Thiago Almada.

Oggi Raspadori chiederà apertamente di poter partire, ma resta da capire quale sarà la posizione definitiva di Simeone e della dirigenza spagnola. A Roma, però, si respira fiducia. L’idea è quella di averlo a disposizione già dalla prossima settimana, anche se i tempi restano stretti. La sfida di Bergamo contro l’Atalanta del 3 gennaio sembra fuori portata, complicata anche la trasferta di Lecce del 6. L’obiettivo realistico è il 10 gennaio, una data che avrebbe anche un forte valore simbolico: l’esordio contro il Sassuolo, il club che lo ha cresciuto e lanciato nel grande calcio.

L’urgenza è aumentata dopo l’infortunio di Lorenzo Pellegrini, che resterà fuori circa un mese e rischia di saltare 8-9 partite. Gasperini, in quella zona del campo, ha poche alternative, mentre Raspadori garantirebbe qualità, imprevedibilità e fantasia, caratteristiche fondamentali per chi deve agire alle spalle della punta. Massara lavora per regalarglielo il prima possibile, sapendo che molto dipenderà dalle mosse dell’Atletico e dall’esito del confronto con Simeone.