Rientro alle porte

Leao al lavoro: Rafa punta il Verona da titolare al fianco di Pulisic

Rafael Leao sta lavorando a tempo pieno a Milanello per essere pronto a partire dal primo minuto domenica contro il Verona.

Leao al lavoro: Rafa punta il Verona da titolare al fianco di Pulisic

Il Natale alle porte rappresenta per Rafael Leao un crocevia fondamentale, un momento in cui gli affetti familiari si fondono indissolubilmente con la dedizione professionale verso i colori rossoneri. In questo scorcio finale del 2025, il talento portoghese non ha alcuna intenzione di concedersi pause prolungate, consapevole che il percorso di rinascita del Milan nel prossimo anno passerà inevitabilmente dai suoi piedi e dalla sua capacità di essere decisivo.

Mentre i cancelli di Milanello resteranno chiusi nella giornata di domani per permettere a tutti i dipendenti di celebrare le festività, il numero dieci ha già pianificato una serie di sessioni di lavoro personalizzate da svolgere tra le mura domestiche. Si tratta di un vero e proprio programma di “straordinari” mirato a garantire che il 2026 possa iniziare sotto una luce diversa, fatta di continuità fisica e leadership tecnica.

L’obiettivo immediato è chiarissimo: tornare a disposizione di Massimiliano Allegri per la sfida domenicale contro il Verona, chiudendo così un capitolo sfortunato segnato da un fastidioso infortunio agli adduttori che lo ha tenuto ai box per oltre due settimane, costringendolo a saltare appuntamenti cruciali come la trasferta in Arabia per la Supercoppa Italiana e la gara interna contro il Sassuolo.

Il rientro in gruppo avvenuto quarantott’ore fa è il primo segnale tangibile di un recupero ormai completato, frutto di un impegno costante che non si è interrotto nemmeno durante la trasferta di Riad, dove Leao ha continuato a lavorare sodo nonostante l’impossibilità di scendere in campo. Analizzando i dati di questa prima parte di stagione, emerge un dato statistico sorprendente: nonostante i due infortuni che lo hanno limitato (prima al polpaccio e poi agli adduttori), costringendolo a saltare un terzo delle partite totali tra campionato e coppe, la sua efficacia sotto porta è rimasta di altissimo profilo.

Con sei reti messe a segno in sole dieci presenze da titolare, la sua media realizzativa parla di un gol ogni 127 minuti, a dimostrazione del fatto che quando parte nell’undici iniziale la sua capacità di incidere è letale. Il tecnico Allegri non vede l’ora di poter nuovamente contare sulla coppia formata da Pulisic e Leao, un binomio che sulla carta rappresenta il massimo potenziale offensivo del Milan ma che, per una serie di sfortunate coincidenze fisiche, ha potuto calpestare l’erba insieme dall’inizio in sole due occasioni in tutta la stagione.

I numeri casalinghi di Rafa sono una sentenza: ogni volta che ha giocato a San Siro dal primo minuto ha lasciato il segno, come dimostrano la doppietta alla Fiorentina o la rete decisiva contro la Lazio. Ciò che più convince lo staff tecnico è la sua evoluzione tattica nel ruolo di centravanti, una trasformazione voluta fortemente da Allegri per centralizzare il raggio d’azione del portoghese.

Leao ha accettato la sfida di abbandonare la sua storica “comfort zone” sulla fascia sinistra per diventare un riferimento d’area capace di dialogare con i compagni e partecipare attivamente alla costruzione della manovra. Le ambizioni per il futuro sono altissime: superare i 15 gol della sua migliore stagione realizzativa e tornare a essere il miglior giocatore del campionato, come avvenne nell’anno dello scudetto del 2022. Le ultime due annate, caratterizzate da cifre più modeste sotto la guida di Pioli e successivamente nel breve interregno di Fonseca e Conceiçao, devono restare solo un ricordo.

Il 2026 sarà l’anno della verità per un calciatore che compirà 27 anni, entrando nel pieno della maturità agonistica. Nonostante l’imminente arrivo di rinforzi come Füllkrug, la gerarchia offensiva non sembra essere in discussione, a patto che Leao sappia onorare la maglia numero dieci con una costanza di rendimento degna del suo valore.

Oltre al Milan, l’estate porterà con sé la vetrina dei Mondiali, la sua seconda partecipazione alla kermesse iridata dopo l’esperienza in Qatar del 2022. Dopo aver vinto la Nations League nel 2025, il mondo attende ancora di scoprire l’intero potenziale di un giocatore che con la nazionale lusitana ha spesso ricoperto ruoli marginali. La rincorsa verso l’eccellenza globale parte proprio da questi giorni di festa e fatica trascorsi a Milano, dove il desiderio di riscatto supera la voglia di riposo, proiettando il campione portoghese verso una stagione da assoluto protagonista.

Il connubio tra lavoro atletico e serenità familiare sembra essere la ricetta perfetta per permettere a Rafa di spiccare finalmente quel volo definitivo verso l’Olimpo dei grandi del calcio mondiale, trascinando il Diavolo verso traguardi che oggi appaiono ambiziosi ma certamente alla portata di una squadra che ritrova il suo fuoriclasse nel momento del bisogno.