Mercato azzurro

Napoli, mercato a saldo zero: ecco chi può arrivare e chi può partire

Il Napoli di Conte dovrà muoversi dentro a determinati paletti: Lucca potrebbe dire addio dopo pochi mesi in azzurro.

Napoli, mercato a saldo zero: ecco chi può arrivare e chi può partire

L’attuale scenario del calciomercato italiano impone una riflessione profonda sulla sostenibilità, portando alla ribalta un concetto che i latini definirebbero “saldo zero”, un principio che oggi diventa il mantra assoluto per non lasciarsi travolgere dalle preoccupazioni finanziarie. In un contesto calcistico sempre più globalizzato, dove le lingue si intrecciano ma i bilanci devono parlare un unico linguaggio universale, il Napoli si prepara ad affrontare la sessione invernale con una calma olimpica.

Mentre la squadra si gode i fasti della Supercoppa e lo spumante scorre per celebrare i successi recenti, la dirigenza deve fare i conti con i nuovi parametri imposti dalla Commissione indipendente per la vigilanza sui bilanci. Se durante l’estate scorsa abbiamo assistito a una gestione spregiudicata e generosa, con investimenti massicci che hanno cambiato il volto della rosa, la musica di gennaio sarà decisamente diversa. L’imperativo è agire con la precisione chirurgica e la prudenza della celebre casalinga di Voghera: carta e penna alla mano per calcolare ogni singolo movimento in uscita, così da pareggiare esattamente i costi e poter inserire forze fresche senza intaccare l’equilibrio contabile del club azzurro.

Nonostante queste restrizioni operative, il Napoli può vantare un bilancio che resta un vero e proprio fiore all’occhiello nel panorama nazionale, una solidità che non è stata minimamente scalfita nemmeno dalle centinaia di milioni fatte ruotare tra luglio e agosto. Esistono riserve strategiche, stimate intorno al centinaio di milioni di euro, che fungono da paracadute e garantiscono a Aurelio De Laurentiis una tranquillità che pochi altri patron possono permettersi in questo momento storico.

Il futuro viene analizzato con una prospettiva laterale, puntando su progetti lungimiranti che hanno già dimostrato la loro validità nel tempo. A Castel Volturno non si avverte alcun segnale di destabilizzazione, segno che la rotta tracciata da Manna e Conte, in piena sintonia con la proprietà, è chiara e condivisa da tutte le componenti societarie.

Le strategie per l’immediato sembrano aver subito una parziale mutazione rispetto alle urgenze di qualche settimana fa. La necessità di un nuovo centrocampista, che pareva essere la priorità assoluta, sta lentamente scivolando in secondo piano.

Questo cambiamento di rotta è dovuto principalmente alle notizie positive che arrivano dall’infermeria e dai campi di allenamento: Frank Anguissa dovrebbe rientrare a metà mese, limitando la sua assenza a una manciata di partite, mentre per Gilmour i tempi di recupero si stimano in circa quattro settimane.

Con la presenza garantita di Lobotka, l’apporto di McTominay e il ricollocamento tattico di Elmas, il reparto sembra offrire garanzie sufficienti per affrontare i prossimi impegni. Tuttavia, il club resta vigile su opportunità straordinarie: se il Manchester United decidesse di privarsi di un talento come Mainoo, il Napoli si farebbe trovare pronto, operando sempre secondo la logica della sostituzione paritaria tra chi entra e chi esce.

Le grandi manovre strutturali sono rimandate all’estate, quando l’eventuale qualificazione in Champions League potrebbe aprire nuovi scenari e incrementare il tesoretto a disposizione grazie all’interesse internazionale per alcuni gioielli della rosa.

In attacco si prevede un’abbondanza di opzioni non appena Romelu Lukaku smetterà i panni del leader motivatore per tornare a essere il centravanti d’urto capace di fare reparto da solo o di dialogare con Hojlund. In questo reparto, l’attenzione della dirigenza è focalizzata anche sul rendimento di Lorenzo Lucca.

Manna è stato molto esplicito riguardo alle aspettative riposte nel giovane attaccante: “Lorenzo è forte, lo abbiamo voluto, ma deve alzare i giri del motore per giocare in questo Napoli. Bisogna darci dentro non solo in partita ma anche in settimana. Per ora è con noi, poi vediamo cosa succede, sta a lui”.

Il futuro di Lucca, attualmente in prestito con diritto di riscatto, dipenderà dunque interamente dalla sua capacità di incidere e di adattarsi ai ritmi richiesti da Conte. Allo stesso tempo, si valutano le situazioni di altri profili come Marianucci, che potrebbe cercare spazio altrove per maturare esperienza, o Ambrosino, mentre Mazzocchi sembra avere buone chance di confermare la sua permanenza in maglia azzurra.

La navigazione del Napoli in questo mercato di riparazione del 2025 segue dunque binari di estrema razionalità, dove ogni innesto deve essere giustificato da una corrispondente uscita, senza deroghe alla disciplina fiscale che la nuova commissione di vigilanza esige con rigore.

Questa filosofia del passo commisurato alla gamba non deve essere scambiata per mancanza di ambizione, ma come la volontà di proteggere un patrimonio sportivo e finanziario faticosamente costruito. Il Napoli continua a monitorare profili di spessore come Lorenzo Pellegrini, Janlu Sanchez del Siviglia o Arthur Atta dell’Udinese, dimostrando che la programmazione non si ferma mai, pur nel rispetto dei nuovi vincoli economici che ormai dettano legge nel calcio moderno.