Tennis

Alcaraz al lavoro con il nuovo allenatore Samu Lopez

Carlos Alcaraz si sta allenando duramente sotto il sole di Murcia, feste permettendo, per migliorare ancora in prospettiva del nuovo anno.

Alcaraz al lavoro con il nuovo allenatore Samu Lopez

Il sole di Murcia illumina il campo d’allenamento dove Carlos Alcaraz sta gettando le fondamenta per la stagione 2026, una stagione che si preannuncia cruciale dopo la rivoluzione nel suo staff tecnico.

La rottura con lo storico mentore Juan Carlos Ferrero ha scosso l’ambiente, ma il numero uno del mondo ha subito voltato pagina, immergendosi in una preparazione intensiva sotto la guida del nuovo capo allenatore, Samu Lopez.

L’obiettivo è chiaro e non ammette repliche: colmare il gap che ancora lo separa dal suo grande rivale, Jannik Sinner, in una delle diagonali più incandescenti del tennis moderno. Il mirino è puntato sul rovescio, un colpo che, pur essendo di notevole efficacia, non ha ancora raggiunto la consistenza e la profondità dell’altoatesino.

I video che circolano sui social in questi giorni confermano la dedizione maniacale dello spagnolo e del suo team nel perfezionare ogni singolo dettaglio di questo fondamentale, lavorando sulle geometrie e sulla potenza, per trasformare quello che è stato identificato come un punto di debolezza in un’arma letale.

Il lavoro non è improvvisato, ma segue una logica ben precisa, frutto di analisi approfondite e di una visione strategica a lungo termine. Alcaraz, insieme a Lopez, sta intervenendo sulla meccanica del colpo, correggendo quelle imperfezioni che in passato ne limitavano l’efficacia. Prima di questi aggiustamenti, il gesto appariva meno fluido, con la racchetta che si alzava eccessivamente in fase di preparazione e una discesa verso l’impatto con la palla che non era sufficientemente rapida.

Questa impostazione delle mani, inoltre, non permetteva allo spagnolo di scaricare a terra tutta la potenza necessaria per competere ad armi pari con i migliori interpreti del circuito. Il 2025 ha già visto i primi, significativi miglioramenti, con Alcaraz che ha impresso un’accelerazione a tutto il movimento, ottenendo risultati che, a prima vista, sembrerebbero quasi controintuitivi rispetto ai dettami tecnici tradizionali.

Si potrebbe pensare che una preparazione meno ampia e una maggiore rapidità di esecuzione si traducano in meno potenza, ma i dati smentiscono questa ipotesi. Le rilevazioni di Tennis Insights e TDI Data, infatti, hanno evidenziato come il rovescio di Alcaraz viaggi ora a oltre 5 km/h in più rispetto a prima e generi quasi 200 giri al minuto aggiuntivi.

Questi numeri non sono fini a se stessi, ma si traducono in un impatto tangibile sul gioco, in un colpo che fa più male e che incide in modo decisivo quando si tratta di chiudere uno scambio, di prendere l’iniziativa o di uscire da situazioni difensive. La diagonale del rovescio, storicamente un territorio di caccia per Sinner, è diventata per lo spagnolo un terreno meno ostile, un braccio di ferro che ora riesce a reggere con maggiore solidità e prospettive di vittoria.

L’obiettivo finale non è solo eguagliare Sinner, ma superarlo, dotarsi di un arsenale tecnico completo e senza punti deboli, per dominare la scena del tennis mondiale per gli anni a venire. La preparazione a Murcia è solo l’inizio di un percorso, la prima tessera di un mosaico che il team Alcaraz spera possa comporsi in modo perfetto. Il programma stabilito da Lopez prosegue senza intoppi, con l’allenatore che non ha nascosto la sua soddisfazione per l’impegno e i progressi visti in campo.

“Prima settimana di preparazione completata. Dopo aver superato il controllo medico, abbiamo iniziato con buone sensazioni, tanto lavoro e impegno. Continuiamo ad allenarci con entusiasmo, ambizione e unità, concentrati a crescere giorno dopo giorno e continuare a fare storia in questo sport”, ha scritto Lopez sui suoi canali social, un messaggio che trasuda fiducia e determinazione, un manifesto programmatico per la nuova era del numero uno del mondo.

L’entusiasmo è palpabile, l’ambizione è quella che si addice a un fuoriclasse che ha già assaporato la vetta del ranking e che ora vuole consolidare la sua posizione, lasciando un segno indelebile nella storia di questo sport. L’unità del team, nonostante il recente e doloroso cambio al vertice della guida tecnica, sembra essere salda, con tutti i componenti che remano nella stessa direzione, verso gli obiettivi prefissati.

La crescita quotidiana non è solo un mantra, ma una realtà che si concretizza in ogni sessione di allenamento, in ogni palla colpita con intensità e precisione, in ogni correzione apportata alla meccanica di un colpo che, nelle intenzioni del team, dovrà diventare un’arma impropria nel vasto e letale arsenale di Carlos Alcaraz.

L’Australian Open si avvicina, e il mondo del tennis è pronto a osservare i frutti di questo lavoro, in una sfida a distanza che promette scintille e che si rinnova in ogni aspetto, anche il più tecnico e nascosto, del gioco dei due rivali destinati a scrivere pagine importanti di questo sport.