Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato ospite a Milano dei Gazzetta Awards, dove ha ricevuto il premio per la ‘Squadra dell’anno’. L’occasione per tornare a parlare del tricolore conquistato a maggio: “Il secondo scudetto è stato più vero, sofferto sino alla fine. Il primo è stato quasi scontato ad un certo punto”.
Sul rapporto con Antonio Conte, che a tratti è stato burrascoso ma che alla fine si è ricomposto, portando alla permanenza dell’allenatore sulla panchina azzurra, il presidente ha aggiunto: “Ci sentiamo sempre, io l’ho conosciuto tanti anni fa alle Maldive con la famiglia. Lo ascoltavo con grande passione e interesse, è un uomo con una voglia assoluta di vincere. A volte vedo gente demotivata dal successo, lui invece no. Ha una fame che dovremmo avere tutti“.
Sul momento del Napoli ha poi aggiunto: “Non possiamo pretendere di vincere tutte le partite, anche perché Mourinho non è mica semplice da battere. Chi pensa sia bollito dice le solite cattiverie che vengono riversate contro i vincenti. In America i grandi vengono portati in palmo di mano, in Europa vengono sotterrati dall’invidia”.
E sui progetti futuri per Napoli e per il Napoli: “Ora spero di riuscire a fare il mio stadio, così come un nuovo centro sportivo, in modo da dare una implementazione importante nei prossimi 3-4 anni. Ci sono molte problematiche nel nostro Paese, perché per amministrare le città ci vorrebbero dei manager. Nel giro di quattro anni vorrei implementare le risorse. A San Siro si incassano 14 milioni nelle grandi serate di Champions, io nell’ultima ne ho incassati 1,1. Secondo voi è normale? L’amministrazione si arrabbia se definisco lo stadio un cesso ma per noi è solo un costo, non possiamo utilizzarlo se non a ridosso delle partite”, ha concluso De Laurentiis.
E De Laurentiis è andato anche oltre sognando in in grande: “Sogno di portare la Formula 1 in città – ha detto nel corso dei Gazzetta Sports Awards -. È una terra baciata dal sole, lo meriterebbe. Si potrebbe correre fino a Pompei o Sorrento: le possibilità non mancano, anche per un circuito diverso ogni volta”.