Cominciando da un tono diverso rispetto alle sue ultime uscite, Maurizio Sarri ha scelto di rompere il silenzio stampa con parole chiare e misurate. «Occorre azzerare tutto e proiettarci sulla prossima partita, senza cercare alibi sugli arbitraggi. Semmai – ha osservato – proporrei di mettere le postazioni Var sul lato opposto rispetto alle panchine: l’arbitro ha bisogno di maggiore serenità nel prendere decisioni». Un concetto ribadito con forza anche sul tema della presunta rivalsa: «Rivalsa? Noi dobbiamo pensare solo ai nostri obiettivi. L’ultima cosa che ci serve è una gara nervosa».
Lazio e classifica
Entrando nel merito della prestazione di San Siro, Sarri ha riconosciuto luci e ombre: «Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, ma dopo il gol abbiamo perso equilibrio. In questo momento giocare tre volte a settimana pesa, però dobbiamo stringere i denti e dare tutto, senza condizionamenti». Il tecnico ha ricordato anche il rientro di diversi giocatori reduci da stop prolungati – «c’è chi è fermo da 50 giorni, come Castellanos» – e ha sottolineato come i cinque cambi possano diventare determinanti.
Nessuna illusione sulla classifica: «In questa stagione non abbiamo velleità, bisogna essere onesti. È un’annata che ci servirà per crescere e costruire una base su cui puntare per tornare competitivi».
Milan e Coppa Italia
Guardando al prossimo impegno contro il Milan, Sarri si affida alla prestazione vista nella prima frazione a San Siro: «Se per 90 minuti ripetiamo ciò che abbiamo fatto nel primo tempo, andrà bene. Non possiamo pensare però di annullare completamente la pericolosità del Milan, una squadra che può segnare in tanti modi».
Sulla Coppa Italia, il tecnico mantiene la sua posizione: «La formula non mi piace, lo sapete. La affronteremo turno dopo turno, senza fare programmi a lungo termine».
Mercato
Il capitolo mercato resta pieno di incognite: «A gennaio bisognerà vedere se ci sarà davvero movimento, se qualcuno sarà libero o se il mercato sarà praticamente fermo. Per noi quello decisivo sarà giugno».
Sarri ha spiegato di aver già indicato alla società quali profili servirebbero a livello di ruoli e qualità, ma senza fare nomi: «Parlare di ciò che manca significherebbe dire anche chi dovrebbe andare via. E oggi non possiamo rinunciare a nessuno. Evitiamo discorsi che rischiano solo di farci male».