Mercato invernale

Roma, per gennaio piacciono Zirkzee e Tel

La Roma di Gasperini fatica a segnare complici gli infortuni e la scarsa vena realizzativa in avanti: il mercato di gennaio chiama.

Roma, per gennaio piacciono Zirkzee e Tel

La serata contro il Napoli ha riportato la Roma davanti a un limite che sembrava ormai superato: la difficoltà nel rendersi pericolosa. Solo due conclusioni nello specchio, una di Mancini nei primi minuti e quella di Baldanzi nel finale, fotografano perfettamente un attacco che non ha mai trovato ritmo. Numeri così bassi non si vedevano dal 16 marzo scorso, quando i giallorossi batterono il Cagliari con l’unico tiro in porta di Artem Dovbyk. Allora si parlò di una vittoria sporca ma utile alla classifica, oggi invece quei dati riaprono interrogativi che parevano messi alle spalle dopo le prestazioni convincenti contro Cremonese e Midtjylland, con cinque reti complessive in due gare. “La squadra mi sembra abbia svoltato da un certo punto di vista, adesso costruiamo molto di più e anche meglio”, aveva dichiarato Gian Piero Gasperini. La gara dell’Olimpico, tuttavia, ha scalfito quelle certezze.

L’evidenza più concreta arriva dai numeri: in campionato la Roma ha segnato 15 gol in 13 partite, una media di 1,15 a gara, troppo bassa per una squadra che punta a rientrare stabilmente in zona Champions. I paragoni con gli ultimi anni sono impietosi. La Juventus che chiuse quarta la scorsa stagione ne mise a segno 58, media di 1,53; il Bologna, due anni prima, ne totalizzò 54; tre campionati fa la Lazio, pur essendo la meno prolifica tra le prime quattro, arrivò comunque a quota 60. Nei cinque maggiori tornei europei, nessuna squadra in corsa per un posto nell’élite offensivamente produce così poco. Basta guardare le pari grado: Aston Villa a 16 gol in Premier, Atletico Madrid addirittura a 27 nella Liga, Dortmund a 21 in Bundesliga, Lens capolista con 24 in Ligue 1.

L’origine del problema è diffusa e non riguarda soltanto un giocatore o un reparto. I centravanti faticano: Dovbyk, ora fermo ai box, e Ferguson hanno segnato appena tre reti in due. Anche gli esterni e i trequartisti non hanno inciso come ci si aspettava. L’unica costante è stata Soulé, già a quota cinque tra campionato ed Europa League, ma anche lui contro il Napoli è apparso spento. Baldanzi continua a convivere con una certa difficoltà nel trovare la porta, Bailey, frenato dagli infortuni, non è ancora riuscito a dare un contributo reale, mentre Dybala paga una condizione fisica precaria. Pellegrini sta crescendo e con tre gol è il secondo miglior marcatore della squadra, ma il suo apporto dovrebbe essere un valore aggiunto e non la principale soluzione offensiva.

Il quadro rende inevitabile un intervento sul mercato, ed è qui che si concentrano le aspettative di Gasperini. A gennaio il club proverà a rinforzarsi con almeno due attaccanti: Zirkzee è il primo nome sul taccuino, seguito da Tel del Tottenham. Serve qualità, serve presenza e soprattutto serve qualcuno che dia continuità a un reparto troppo fragile. Anche perché, ad oggi, il futuro dell’attacco giallorosso è tutt’altro che stabile. In organico per giugno ci sono Soulé, Baldanzi e Dovbyk, ma solo l’argentino è considerato un punto fermo del progetto. Baldanzi, già ceduto in prestito al Verona nell’ultima finestra, potrebbe non restare, mentre per Dovbyk il club attende un’offerta ritenuta adeguata per lasciarlo partire.

Il calendario, intanto, non aspetta. La sfida di Cagliari diventa un passaggio obbligato per rialzarsi subito e non disperdere l’ambizione di una città che chiede continuità, gioco e soprattutto gol.