La serata dell’Olimpico ha lasciato in casa Roma un misto di rammarico e frustrazione, amplificato dall’assenza in panchina di Gian Piero Gasperini, costretto a seguire il big match dalla tribuna a causa della squalifica. Il tecnico giallorosso ha osservato la sua squadra cadere contro il Napoli in uno scontro diretto che avrebbe potuto dire molto sulle ambizioni stagionali, ma che invece ha confermato i limiti mostrati finora nei confronti con le rivali di alta classifica. Il ko è maturato in circostanze che, secondo l’allenatore, avrebbero potuto prendere una piega diversa, anche se il giudizio non è per nulla perentorio. “Questi episodi si possono vedere in tanti modi, fatico a essere così netto, il giocatore alza il piede e va a sgambettare Koné. Non è così netto, se ne vedono tanti, ma si poteva fischiare. L’entrata in scivolata così è sempre fischiata, ma non è così netto. Al di là di questo, eravamo scoperti e da lì è partito il contropiede. Ci abbiamo messo del nostro. Sicuramente è stato un errore nostro, peccato”, ha spiegato Gasperini nel dopo partita, sottolineando come la squadra abbia contribuito in prima persona all’occasione che ha deciso il match.
Il tecnico ha poi analizzato l’azione del gol subito, evidenziando più le mancanze della Roma che l’episodio arbitrale. Difetti di copertura, mancanza di reattività e un posizionamento non impeccabile hanno lasciato campo libero alla ripartenza del Napoli, che ha saputo sfruttare al massimo l’unica vera sbavatura di una gara giocata su ritmi più bassi del previsto. “Non credo manchi il motore. Abbiamo fatto tante partite e preso pochi gol. È chiaro che dobbiamo sempre mantenere delle coperture perché in quella situazione non siamo stati bravi in questo”, ha aggiunto l’allenatore , riconoscendo quanto l’attenzione difensiva non sia stata all’altezza delle ultime uscite.
Tra le difficoltà più evidenti, Gasperini ha indicato la scarsa brillantezza della squadra, apparsa meno esplosiva del solito e incapace di imprimere velocità alla manovra. La Roma, pur mantenendo un buon equilibrio, ha faticato a creare occasioni realmente pericolose, così come il Napoli, in una sfida che si è rivelata molto tattica ma povera di spunti offensivi. “Devo dire che anche il Napoli ha tirato pochissimo. A livello produttivo, partita abbastanza bloccata. Non avevamo l’energia giusta, forse la partita di giovedì l’abbiamo pagata un po’ di più. Non avevamo la solita velocità e quando la palla gira lentamente diventa più difficile. Purtroppo siamo arrivati a questa partita un po’ incerottati. E non siamo riusciti, al di là del risultato, a giocare come nelle ultime uscite”.
La sconfitta si aggiunge alla serie negativa negli scontri diretti, punto sensibile della stagione giallorossa. Gasperini, però, ha voluto stemperare allarmismi eccessivi, analizzando il contesto senza trasformare il passo falso in una sentenza. “Sono state partite diverse, questa sera abbiamo giocato sottotono rispetto alle altre due, però il ritmo delle due squadre è stato più lento e la partita è stata meno bella. Noi non avevamo l’energia nervosa giusta, dispiace ma non è una gara ad eliminazione. Il campionato è molto lungo, bisogna guardare avanti”.
La Roma esce dunque dall’Olimpico con più domande che certezze, ma con una consapevolezza: la corsa è ancora aperta e, al netto delle difficoltà, servirà ritrovare ritmo e freschezza per restare agganciati al treno di vertice.