Milan-Lazio

Milan-Lazio, l’AIA ferma il Var di Paolo!

L'AIA fermerà il Var Di Paolo per aver richiamato alla visione l'arbitro Collu in occasione dell'episodio Pavlovic-Marusic-Romagnoli.

Milan-Lazio, l’AIA ferma il Var di Paolo!

Le polemiche seguite al controverso finale di Milan-Lazio non accennano a placarsi. Il caso del presunto fallo di mano di Pavlovic in area rossonera ha scatenato una discussione infuocata, con la Lazio che chiedeva a gran voce il rigore. A distanza di giorni, l’Associazione Italiana Arbitri (AIA) ha preso ufficialmente posizione, cercando di fare luce sull’episodio che ha condizionato il recupero del match. In un intervento mirato, l’AIA ha sostenuto che la decisione finale del direttore di gara, Francesco Collu, fosse corretta, ma ha puntato il dito contro il VAR, bocciando l’operato di Di Paolo.

Secondo i vertici arbitrali, l’errore non è stato nella lettura dell’episodio da parte di Collu, ma nella gestione del VAR. Di Paolo, infatti, avrebbe dovuto evitare di richiamare l’arbitro al monitor per una On Field Review, un passo che, a detta dell’AIA, ha messo in discussione la correttezza della decisione finale. Un intervento giudicato non solo un errore tecnico, ma anche un problema procedurale che ha rischiato di confondere il direttore di gara, anziché aiutarlo.

L’arbitro Collu, come evidenziato dall’AIA, ha preso una decisione che all’apparenza potrebbe sembrare discutibile, ma che risulta essere corretta secondo le regole del gioco. Dopo aver visto l’episodio in campo, Collu aveva spiegato la sua scelta in maniera chiara, dicendo: “Il braccio è fuori sagoma, ma il difensore subisce un fallo”. A prima vista, questa frase poteva lasciare spazio a dubbi, ma la realtà dei fatti è diversa. Secondo l’analisi dell’AIA, infatti, non c’era alcun fallo sul difensore rossonero, e quindi nemmeno gli estremi per assegnare un rigore alla Lazio.

Il punto su cui l’AIA si è concentrata riguarda il fatto che non fosse presente un’infrazione da parte del difensore del Milan, come invece dichiarato da Collu. L’episodio in questione avrebbe dovuto essere semplicemente risolto con la ripresa del gioco tramite un calcio d’angolo, senza ulteriore intervento arbitrale. L’arbitro, purtroppo, è stato influenzato dalla procedura VAR, che lo ha indotto a rivedere una decisione che, secondo l’AIA, non necessitava di revisione.

In sostanza, sebbene la prestazione di Collu sia stata generalmente valutata positivamente, è stato il VAR a fallire nel suo compito di assistere l’arbitro. L’intervento di Di Paolo ha creato confusione, facendo sorgere il dubbio su una decisione che, secondo l’AIA, era già chiara. Il caso Pavlovic rappresenta quindi un errore di valutazione tecnica e procedurale, con il VAR che ha incassato una pesante bocciatura da parte dell’Associazione Italiana Arbitri. La vicenda rimane un esempio emblematico delle difficoltà che ancora sussistono nell’utilizzo della tecnologia, capace di risolvere molte situazioni ma che, come in questo caso, può anche generare incertezze.