Alla vigilia della supersfida con il Napoli, per Gian Piero Gasperini è tempo di valutazioni delicate. La Roma ci arriva con entusiasmo, ma anche con qualche pensiero di troppo: serve una soluzione brillante, o magari il ritorno a qualche intuizione accantonata nelle ultime settimane. Perché contro i campioni d’Italia, ogni dettaglio può diventare decisivo.
La prima preoccupazione riguarda le condizioni di Manu Koné e Neil El Aynaoui, usciti malconci dalla gara di Europa League contro il Midtjylland. Trauma caviglia per il francese, ginocchio per il marocchino. Entrambi stringeranno i denti e saranno convocati, ma resta da capire come e quanto potranno essere realmente efficaci.
Aria di scudetto
Domani all’Olimpico si respirerà aria d’alta quota. Roma e Napoli, così in alto in classifica, si sono affrontate per qualcosa di davvero pesante solo due volte negli ultimi quarant’anni: nel 1981, con giallorossi e Juve in vetta e Napoli un punto dietro, e nel 2013, quando la Roma di Garcia (21 punti in 7 gare) superò il Napoli di Benitez 2-0 con doppietta di Pjanic.
Stavolta l’incrocio vale ancora di più: dà la dimensione delle ambizioni e misura davvero le forze.
Le mosse di Gasp
Difficile che Gasperini rischi dal 1’ sia Koné che El Aynaoui. Più probabile l’impiego dal via del francese, con staffetta eventuale in corsa. Accanto a lui ci sarà Cristante, mentre Pellegrini agirà sulla trequarti con compiti ibridi: incursore quando serve, mezzala aggiunta nelle fasi più delicate.
Ma soprattutto, Pellegrini avrà la missione di oscurare Lobotka, la mente del gioco del Napoli. Una strategia già adottata da Gasp: su Rovella nel derby, su Calhanoglu contro l’Inter, su Matic contro il Sassuolo. Un pressing intelligente per togliere ossigeno alla costruzione avversaria e recuperare palla in zone avanzate.
Il capitano giallorosso, galvanizzato dal recente ritorno della fascia, è nel momento ideale per interpretare questo compito.
Baldanzi l’arma a sorpresa
Sull’attacco resta il vero rebus. Ferguson non è al meglio — dolore alla caviglia, non riesce ancora a garantire 90 minuti — e la soluzione del falso nove torna a prendere quota.
L’esperimento Dybala centravanti non ha convinto Gasperini in Europa League. E allora il nome caldo è quello di Tommaso Baldanzi, che nel ruolo ha brillato a Cremona. L’idea sarebbe sfruttarlo come esca, attirando fuori uno tra Rrahmani e Beukema, per aprire gli spazi alle incursioni di Dybala e Soulé.
Un tridente leggero, certo, poco fisico, ma estremamente tecnico e votato allo scambio veloce: esattamente ciò che può mettere in difficoltà una difesa strutturata come quella del Napoli.
Molti nodi verranno sciolti solo tra oggi e domani, quando Gasp è solito prendere le ultime decisioni in vista delle gare serali.
L’unica certezza, però, è chiara: Roma-Napoli profuma di scudetto.
E Gasperini, ancora una volta, proverà a vincerla con il coraggio delle idee.