La Roma ritrova slancio anche in Europa, superando il Midtjylland in una serata che doveva confermare le ambizioni continentali della squadra di Gasperini. Il successo, prezioso per la classifica e per il morale, permette ai giallorossi di avvicinarsi al gruppo di testa del girone, ma non cancella del tutto le ombre di una prestazione meno brillante rispetto alle ultime uscite. Lo stesso tecnico, davanti ai microfoni, non si nasconde, riconoscendo i meriti dell’avversario e allo stesso tempo le difficoltà dei suoi. “Questa vittoria ci migliora molto la classifica ed è arrivata contro un’ottima squadra, ma noi non abbiamo fatto una bella partita”, ha dichiarato Gasperini, sottolineando come la gestione del vantaggio iniziale sia stata inferiore alle aspettative.
Il gol immediato aveva indirizzato la gara, ma la Roma non è riuscita a sfruttare appieno il contesto favorevole, complice un palleggio troppo lento e alcuni errori in uscita che hanno incoraggiato il Midtjylland a farsi avanti. “Siamo andati subito in vantaggio e avevamo il modo di gestirla meglio dal piano tecnico. Abbiamo palleggiato un po’ lentamente e fatto tanti errori in fase di costruzione quando c’era il modo di far giocare bene gli attaccanti”, ha proseguito il tecnico, spiegando come la fatica accusata da alcuni uomini non fosse tanto fisica quanto figlia di una manovra imprecisa. “La stanchezza ci sta ma perché se non giochi bene devi correre per recuperare palla. Non ho visto problemi da un punto di vista fisico, semmai di precisione. Contro il Napoli dovremmo fare decisamente meglio”.
Tra i punti analizzati con maggiore attenzione c’è la scelta di schierare Dybala da centravanti, una soluzione dettata soprattutto dalle necessità del momento. “Falso nove? È anche una necessità. Ferguson sta combattendo contro un dolore alla caviglia e l’ho dovuto mettere nella ripresa”, ha spiegato Gasperini. La Joya, in effetti, ha dato segnali confortanti sul piano atletico, pur senza brillare pienamente nel nuovo ruolo: “Dybala ha recuperato e sta bene atleticamente, poteva giocare anche fino al novantesimo. Ha avuto qualche difficoltà da punta centrale, vedremo se giocherà ancora lì o da esterno”.
La serata lascia però anche in eredità un campanello d’allarme: l’infortunio di Koné, costretto a uscire dopo appena 27 minuti. “Ha preso una brutta entrata e questo gli ha creato una lieve distorsione, vediamo nei prossimi giorni come sta”, ha confermato il tecnico, che spera di recuperarlo in vista della sfida col Napoli. Sul fronte opposto, non mancano gli elogi per due dei protagonisti più convincenti della gara. “El Ayanoui è un titolare, lo alterno sempre con Konè e Cristante. Parliamo di un giocatore affidabile e lo ha dimostrato”. E una menzione speciale riguarda anche Ghilardi, finalmente al centro della scena: “Sono felice per lui, finora non l’ho impiegato molto. Può migliorare però qualcosa nel passaggio”. Una Roma ancora da perfezionare, dunque, ma solida nel momento in cui serve.