Fiorentina-Juventus (ore 18)

Fiorentina-Juventus, quando la rivalità sfocia in affari d’oro

Vlahovic e Kean sono solo la punta dell'iceberg di un rapporto sempre più fitto, che ha mosso oltre 200 milioni negli ultimi 10 anni.

Fiorentina-Juventus, quando la rivalità sfocia in affari d’oro

Fiorentina e Juventus, un tempo separate da un confine invalicabile, oggi si muovono sul mercato con una naturalezza impensabile fino a pochi anni fa. Il flusso è continuo, il traffico quasi da bollino rosso, mentre la rivalità tra le tifoserie resta feroce ma non più in grado di condizionare le scelte delle dirigenze. Al tavolo dei negoziati comanda un principio semplice: al prezzo giusto, tutto si può fare.

Il simbolo più evidente è la sfida di stasera al Franchi, dove si ritrovano i due attaccanti che rappresentano al meglio questo nuovo percorso incrociato: Dusan Vlahovic e Moise Kean. Il serbo, cresciuto calcisticamente a Firenze, è stato l’ultimo grande investimento della Juventus: gennaio 2022, 70 milioni più bonus per strapparlo a Rocco Commisso, con un ingaggio lievitato stagione dopo stagione fino ai 12 milioni attuali. Una montagna di soldi, molti più dei gol messi a segno: 64 in totale, 6 finora quest’anno.

Kean, percorso inverso, è invece diventato l’uomo dei record del vivaio bianconero prima di esplodere proprio con la Fiorentina nella scorsa stagione: 25 reti in 44 partite tra campionato e coppe, un rendimento che aveva convinto il club viola a investire 13 milioni più 5 di bonus. Quest’anno, complici gli acciacchi, il ritmo è calato: 2 gol in 12 presenze.

Il filone Firenze-Torino

La Juventus negli ultimi anni ha pescato con insistenza nel capoluogo toscano. Tutto era iniziato con Federico Bernardeschi nel 2017: 40 milioni per portare via il numero dieci viola. Nel 2020 era toccato a Federico Chiesa: altri 50 milioni più bonus. Poi Vlahovic, l’operazione più onerosa. Fino ai 33 investiti nell’estate 2024 per Nico Gonzalez, poi ceduto all’Atletico Madrid meno di un anno dopo.

Il totale sfonda quota 200 milioni, contando anche i bonus. Tanti soldi, risultati non altrettanto brillanti: Bernadeschi ha vinto molto, Chiesa e Vlahovic molto meno, Nico nulla. E oggi, dei quattro, è rimasto solo Dusan.

Il viaggio di ritorno: da Torino a Firenze

La strada opposta è stata altrettanto frequentata. Kean è l’esempio più luminoso: in viola ha vissuto la miglior stagione della carriera. Nicolò Fagioli ora prova a seguirne le orme dopo il trasferimento di questa estate: 16 milioni per un centrocampista che a Firenze spera di ritrovare centralità tecnica e continuità. E al Viola Park ha ritrovato Hans Nicolussi Caviglia, cresciuto come lui tra Vinovo e la Continassa, arrivato dalla tappa veneziana.

Nel 2022 è stato il turno di Rolando Mandragora, pagato 8 milioni e rivelatosi un acquisto di enorme utilità. Prima ancora, in prestito dalla Juve erano passati Arthur — 48 presenze e 2 gol con Italiano — e Marko Pjaca, esperienza meno fortunata.

Se in campo la rivalità resta intatta, dietro le scrivanie la distanza tra Firenze e Torino si è accorciata come mai prima. E guardando i movimenti degli ultimi anni, la sensazione è che il traffico sia destinato a restare intenso ancora a lungo.