La Juventus ha messo il centrocampo al centro delle proprie valutazioni in vista del mercato di gennaio, ma le due piste principali – Hjulmand e Hojbjerg – si sono rivelate subito complesse. Le richieste economiche dei club di appartenenza hanno limitato i margini di manovra dei dirigenti bianconeri, spingendo la società a riconsiderare strategie e priorità. Così, per il mercato invernale, la Juve valuta ora soluzioni più accessibili, tra opportunità low cost e la possibilità di rilanciare Miretti e Adzic all’interno delle rotazioni di Spalletti.
Morten Hjulmand rimane un obiettivo concreto, ma al momento la trattativa è bloccata dai costi e dalla volontà dello Sporting Lisbona di non cedere il centrocampista immediatamente. Secondo le ultime indiscrezioni, l’operazione sarebbe stata già rinviata alla prossima estate, quando condizioni e tempi potrebbero essere più favorevoli per tutte le parti. Il danese, quindi, resta nei piani bianconeri, ma non per gennaio.
Ancora più complicata appare la pista che porta a Pierre Hojbjerg. L’Olympique Marsiglia ha fissato un prezzo molto alto per una cessione immediata e si sarebbe aperto solo a trattative su cifre vicine ai 60 milioni di euro, considerate proibitive per le casse della Juventus. Anche in questo caso, quindi, non sembrano esserci margini per un rinforzo immediato del centrocampo guidato da Spalletti.
In questo contesto, la Juventus continua a sondare il mercato con attenzione, osservando con interesse Marcelo Brozovic. Pur valutando anche altri profili come Xhaka, il croato ex Inter rappresenta una possibilità concreta dal punto di vista economico e tecnico. La sua esperienza in Serie A e la conoscenza del campionato italiano lo rendono un candidato ideale per affiancare o contendere il ruolo di playmaker a Locatelli, offrendo un’opzione più economica e immediatamente disponibile rispetto ai due obiettivi principali.
Nel frattempo, la società bianconera continua a lavorare su soluzioni alternative e sullo sviluppo dei giovani interni, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra esperienza e crescita per il centrocampo di Spalletti, in vista della seconda parte di stagione.
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