Terminata la sosta delle nazionali, che ha visto l’Italia perdere definitivamente l’opportunità di qualificarsi direttamente al mondiale di quest’estate, ricomincia la Serie A. La ripartenza è prevista per sabato alle 15.00, con Cagliari-Genoa e Udinese-Bologna, seguite, alle 18, da Fiorentina-Juventus, primo dei tre big match di giornata insieme a Napoli-Atalanta e Inter-Milan di domenica sera.
La Fiorentina, ultima in campionato con soli 5 punti (ben 17 in meno rispetto alla stagione scorsa, alla stessa giornata di campionato) e ancora a secco di vittorie, non può ottenere un risultato negativo, l’ennesimo, davanti ai suoi tifosi che, al Franchi, complici anche i lavori in corso, sono presenti sempre in quantità minore. L’asso nella manica del nuovo tecnico Paolo Vanoli sarà senza ombra di dubbio il ritorno di Moise Kean: fin qui, l’attaccante della nazionale ha segnato solo 2 reti in 10 presenze. Un gol contro la sua ex squadra potrebbe restituire fiducia ad un giocatore in grado, lo scorso anno, di segnare ben 19 reti. Al suo fianco, uno tra Gudmundsson e Dzeko, nell’ormai classico 3-5-2 viola.
La nuova Juventus di Luciano Spalletti, invece, è alla ricerca di sé stessa e dei suoi nuovi acquisti, tra i quali David e Openda, col canadese che, dopo una rete illusoria all’esordio in campionato contro il Parma, non ha più trovato la porta avversaria, e col belga che non segna da aprile inoltrato, quando ancora vestiva la maglia del Lipsia.
La gara del Franchi sarà per Spalletti una prova del 9, alla ricerca di conferme o di sorprese. Resta da valutare lo schieramento dal primo minuto di Vlahovic, considerato imprescindibile dal tecnico toscano, ma reduce da un affaticamento muscolare con la sua Serbia.
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Alessandro Brachino