La sconfitta della Serbia contro l’Inghilterra, che ha decretato l’eliminazione dal Mondiale, ha lasciato in eredità anche una notizia poco rassicurante per la Juventus: Dusan Vlahovic si è fermato. L’attaccante ha avvertito un fastidio durante la gara e, sebbene i primi accertamenti strumentali effettuati dallo staff medico serbo abbiano escluso lesioni muscolari, è emerso un problema da non sottovalutare: un affaticamento all’adduttore, che impone prudenza.
Il leggero affaticamento richiede stop immediato e lavoro mirato, motivo per cui Vlahovic non prenderà parte all’ultima gara di qualificazione contro la Lettonia, ormai ininfluente per la Serbia. L’attaccante anticiperà il rientro a Torino nelle prossime ore, dove potrebbe sottoporsi ad ulteriori controlli al J Medical per valutare l’evoluzione del problema. Alla Continassa il clima resta improntato alla cautela, ma non si respira allarme: il quadro clinico non preoccupa, anche se il rischio di un sovraccarico non va ignorato.
Il vero interrogativo riguarda la presenza di Vlahovic nella prossima sfida di campionato contro la Fiorentina al Franchi, un appuntamento sempre speciale per il numero 9, che proprio a Firenze è esploso prima di trasferirsi alla Juventus. La sua condizione verrà monitorata giorno per giorno, nella speranza di recuperarlo almeno parzialmente.
Il percorso di recupero del centravanti serbo è un tema rilevante anche per Luciano Spalletti, che in Nazionale lo considera un pilastro del suo progetto tecnico. Nelle tre partite dirette dal tecnico di Certaldo, infatti, Vlahovic è sempre partito titolare, segno di una fiducia totale nel suo potenziale.
Per la Juventus, inoltre, il calendario delle prossime due settimane è particolarmente impegnativo: cinque partite in quindici giorni, tra cui la delicata trasferta europea di Bodø del 25 novembre, il match casalingo contro il Cagliari del 29, gli ottavi di Coppa Italia con l’Udinese in programma il 2 dicembre e la super sfida contro il Napoli, prevista il 7 dicembre. Un vero e proprio ciclo di ferro che richiede la miglior forma fisica di tutta la rosa, e in particolare di Vlahovic, chiamato a essere protagonista nei momenti chiave.
Il suo recupero, dunque, sarà gestito con la massima attenzione: averlo al top potrebbe fare la differenza in un periodo così fitto e decisivo della stagione.
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