Il traguardo

Guardiola festeggia le 1000 panchine travolgendo il Liverpool

L'allenatore del Manchester City fa cifra tonda e festeggia con una grande vittoria in campionato

Guardiola festeggia le 1000 panchine travolgendo il Liverpool

Pep Guardiola ha festeggiato il traguardo delle 1000 panchine da allenatore come meglio non poteva, con un successo netto per 3-0 sul Liverpool, una vittoria con cui i Cityzens si sono presi il secondo posto in Premier e l’investitura ufficiale a prima rivale dell’Arsenal, davanti ora 4 punti in classifica.

Il successo sui Reds è stato totale, nel gioco e nel punteggio, maturato grazie alle reti di Haaland (che sullo 0-0 si era fatto parare un rigore), Gonzalez e Doku, nettamente il migliore in campo, imprendibile in velocità e autore del terzo gol (bellissimo) che ha chiuso la gara.

 

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Sul traguardo delle 1.000 partite raggiunte in panchina, Guardiola ha commentato: “Voglio solo ringraziare i giocatori e lo staff tecnico per avermi fatto questo regalo. Sono orgoglioso di averlo fatto qui a Manchester con il mio City. Ora ci riposiamo e riprendiamo le energie. Penso che il mio periodo al Barcellona B sia stato la base per molte cose. Per rendermi conto che ero in grado di farcela e di imparare molto. Non dimenticherò mai i ragazzi di quella prima stagione. Per me è stato davvero speciale giocare 1.000 partite davanti alla mia famiglia, soprattutto contro il Liverpool. Nutro un immenso rispetto per quel club”.

Non a caso, alla vigilia aveva ricordato le grandi battaglie contro i Reds e in particolare contro un allenatore come Klopp: “Se dovessi scegliere un rivale per questo traguardo personale, che voglio condividere con molte persone, il Liverpool di Klopp sarebbe il migliore. Sono rimasto più a lungo che mai in questo Paese. Ovviamente il Barcellona ha avuto un impatto evidente sulla mia vita come raccattapalle, calciatore, allenatore e così via, e anche il Bayern è stato un passo incredibile. Ma il Liverpool, soprattutto con Jurgen, è stato il più grande rivale in questo Paese e, ad essere sincero, non potrebbe essere meglio. Il destino ha deciso così ed è stato bello viverlo”.