Un impegno tutt’altro che semplice attende il Napoli, costretto a fare i conti con assenze pesanti nella sfida di Champions League contro l’Eintracht Francoforte. Gli azzurri di Antonio Conte hanno un solo risultato possibile: vincere. Dopo tre gare europee, infatti, il bilancio parla di due sconfitte — a Eindhoven e contro il Manchester City — e una sola vittoria, per un totale di 3 punti che valgono appena il 23° posto, al limite della zona eliminazione. Servirà dunque un successo per raddrizzare la classifica e ritrovare morale, dopo anche il pareggio interno contro il Como in campionato.
L’Eintracht, pur non vivendo un momento brillante (solo tre successi nelle ultime dieci partite), resta un avversario ostico. La squadra di Dino Toppmöller, che schiera un 3-4-1-2 molto offensivo, è ottava in Bundesliga e presenta numeri opposti: secondo miglior attacco del torneo con 22 reti, ma anche seconda peggior difesa con 19 gol subiti.
Tra i protagonisti, spicca il giovane talento turco Can Uzun, trequartista classe 2005 già autore di 6 gol e 3 assist in 12 gare. Una buona notizia per il Napoli è il suo forfait per infortunio. In avanti, i principali terminali offensivi saranno Jonathan Burkardt, tedesco del 2000 con 9 reti in 900 minuti, e l’ex Marsiglia Elye Wahi.
A centrocampo si distingue lo svedese Hugo Larsson (classe 2004), mentre sulla fascia sinistra cresce l’interessante Nathaniel Brown, recentemente convocato da Nagelsmann in nazionale maggiore. Occhi puntati anche sul giovane Jean-Mattéo Bahoya, ala del 2005 molto abile nell’uno contro uno.
Completano la rosa due volti noti della Serie A: Arthur Theate, ex Bologna, e Rasmus Kristensen, ex Roma. Dalla panchina, l’esperienza di Mario Götze, campione del mondo nel 2014, aggiunge qualità e carisma a un gruppo giovane ma ambizioso.
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