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Dybala, domenica nera: dal rigore sbagliato all’infortunio

Paulo Dybala non è riuscito ad illuminare la sfida di San Siro: dopo aver fallito il penalty dell'1-1 si è infortunato.

Dybala, domenica nera: dal rigore sbagliato all’infortunio

A volte il destino sa essere crudele, soprattutto con chi sembra aver ritrovato equilibrio e fiducia. Paulo Dybala, protagonista atteso di Milan-Roma, ha vissuto una notte da dimenticare, una di quelle in cui tutto si concentra in un istante. Prima il rigore fallito, poi l’infortunio muscolare che lo ha costretto ad abbandonare il campo all’84’. Due colpi nello stesso minuto, capaci di trasformare una semplice partita in una storia di dolore sportivo. Il suo volto, coperto da una maglia in panchina, raccontava meglio di qualsiasi parola la frustrazione di un campione che, proprio quando sembrava tornato ai suoi livelli, deve nuovamente fermarsi.

“L’infortunio pesa ancora più del rigore – ha detto Gasperini alla fine, dando una prima notizia –. Potrà recuperare dopo la sosta. È la perdita più importante della serata”. L’allenatore della Roma non si è nascosto dietro frasi di circostanza: la prossima settimana senza Dybala sarà pesante, e i match contro Rangers e Udinese, già sulla carta complicati, diverranno ancor più scomodi.

Il rigore sbagliato aggiunge un sapore ancora più amaro alla serata di San Siro. Dybala, infatti, non aveva mai fallito un tiro dagli undici metri con la maglia della Roma: 18 realizzati su 18 tentativi, un record da specialista assoluto. L’ultimo errore risaliva al 30 novembre 2021, quando vestiva ancora la maglia della Juventus contro la Salernitana. Quasi quattro anni di perfezione interrotti nel modo più doloroso possibile.

Dopo l’errore, Dybala si è immediatamente toccato l’adduttore sinistro e ha chiesto il cambio. La sua espressione, mentre seguiva i compagni dalla panchina, era quella di chi sa già che non si tratta di un fastidio passeggero. L’argentino, che nelle ultime settimane aveva ritrovato ritmo e condizione, si ritrova di nuovo a fare i conti con la sua fragilità fisica. Una mazzata psicologica per un giocatore che, dopo un lungo periodo di stop e problemi muscolari, aveva finalmente trovato continuità e centralità nel progetto tecnico di Gasperini.

Nella seconda parte di ottobre aveva disputato cinque partite consecutive da titolare, risultando decisivo contro Viktoria Plzen e Sassuolo. Non era il Dybala scintillante dei tempi juventini, ma un leader maturo, capace di incidere in modo diverso, più razionale e funzionale alla squadra. Il tecnico lo aveva reinventato da centravanti atipico, lasciandogli libertà di muoversi e creare gioco. Ora, però, tutto si ferma di nuovo.

Per Dybala si prospettano giorni di esami, di ghiaccio e di attesa. Ancora una volta il talento deve lasciare spazio alla pazienza, la stessa che lo ha accompagnato nei momenti più difficili della carriera. Ma fuori dal campo, almeno, la vita gli sorride: la compagna Oriana aspetta un bambino, e forse sarà proprio quella gioia privata a dare forza al campione argentino per ricominciare, ancora una volta, da capo.