In una serata ricca di emozioni e tensioni, il Bologna esce dal Franchi con un pareggio che lascia più di un rimpianto. Il 2-2 maturato contro la Fiorentina, tra episodi controversi e decisioni arbitrali discusse, non ha spento l’orgoglio rossoblù ma ha acceso un acceso dibattito sulle scelte del Var. Al termine della sfida, l’amministratore delegato del club, Claudio Fenucci, ha espresso con fermezza ma con toni misurati la delusione per alcune situazioni che, a suo avviso, hanno indirizzato la partita.
“C’è stata una grande prestazione della squadra che stava dominando la partita – ha spiegato l’ad rossoblù Claudio Fenucci a fine partita –. Non mi è piaciuto l’episodio su Bernardeschi nel finale e anche altre cose che sono successe durante la gara.” Parole che racchiudono il sentimento di un Bologna capace di mostrare qualità e personalità, ma che si è visto frenato da decisioni arbitrali ritenute discutibili.
Il riferimento principale di Fenucci è all’episodio che ha visto protagonista Bernardeschi, caduto in area dopo un contatto con Sabiri, episodio che non è stato esaminato dal Var. “Faccio questo intervento per essere utile al sistema – ha aggiunto riferendosi al contatto in area tra Bernardeschi e Sabiri non segnalato dal Var al direttore di gara –. Abbiamo cercato di codificare gli interventi tra Var e campo e non capisco perché a volte il Var intervenga e a volte non intervenga.”
Un’osservazione che va oltre la singola partita e tocca il tema, ormai ricorrente, della coerenza nell’utilizzo della tecnologia. Secondo il dirigente rossoblù, il protocollo dovrebbe garantire uniformità e trasparenza, evitando che episodi simili vengano valutati in modo diverso a seconda delle giornate o degli arbitri coinvolti.
“Dopo il fallo su Bernardeschi c’è stata l’espulsione di Holm e una gara diversa – ha proseguito il dirigente del Bologna –. Anche sul primo rigore c’è stato un fallo di mani di Kean precedente mi dicono.” Un’analisi lucida che non sfocia nella polemica ma che evidenzia la frustrazione per una direzione di gara considerata incoerente.
“Se abbiamo deciso di codificare alcuni interventi col Var, credo che il Var debba intervenire”, ha ribadito Fenucci, sottolineando come la squadra meritasse qualcosa in più alla luce della prestazione offerta.
Il Bologna, che aveva approcciato il match con intensità e organizzazione, ha confermato di essere in piena crescita tecnica e mentale. Tuttavia, l’impressione è che il pareggio al Franchi lasci un sapore amaro, non solo per il risultato ma per la sensazione di non aver avuto piena tutela nelle decisioni arbitrali. La società, dal canto suo, sceglie la via del dialogo e dell’equilibrio, ma con un messaggio chiaro: serve maggiore chiarezza nell’applicazione del Var, per garantire a tutti le stesse condizioni di giudizio.