Juventus, allarme attacco. Il 3-5-2 non è solo uno schema tattico, ma anche la somma delle volte in cui Vlahovic (3), David (5) e Openda (2) sono partiti titolari. Un gol ogni tre ore e mezza di gioco, una produzione offensiva da zona retrocessione.
La squadra di Igor Tudor non segna da tre partite — Milan, Como, Real Madrid — come non accadeva dal marzo 2011. E il problema, oggi, non è più solo dei singoli, ma di un sistema che fatica a innescare chi dovrebbe decidere le partite.
Il rebus dei tre numeri nove
Tudor ha cambiato spesso, ma il risultato non cambia. In principio c’era Jonathan David, accolto come il nuovo centravanti titolare. Due partite, poi il trono ha iniziato a traballare. Vlahovic è tornato e ha segnato, ribaltando le gerarchie. Da lì in poi, una giostra continua: nessuno riesce a prendersi la maglia per davvero. Ultimo della fila Lois Openda, che a Madrid ha sprecato l’occasione più grande della sua avventura bianconera, calciando alto a pochi metri dal gol del possibile 2-2.
Numeri che pesano
Eppure, sulla carta, parliamo di attaccanti di livello.
Tra i bomber nati dal 2000 in poi, Haaland comanda con 305 gol, seguito da David (184), Alvarez (133), Vinicius (132), Vlahovic (130) e Openda (107). Una classifica che parla di talento, ma non di rendimento attuale.
Tudor contro il Real aveva scelto Vlahovic per la sua fisicità, utile in una gara di ripartenze e sofferenza. Domenica, all’Olimpico contro la Lazio, dovrebbe invece rilanciare David, in una partita dove la Juventus sarà chiamata a fare gioco e mostrare una reazione.
Il tecnico croato, sotto esame, sa che un nuovo passo falso potrebbe costargli caro: il test di Roma è la prova del nove, in tutti i sensi.
Un attacco da riaccendere
Zero gol negli ultimi 270 minuti, appena 5 in sette gare europee, di cui 4 firmati da Vlahovic e 1 da David. Numeri da allarme rosso per un reparto costruito per segnare.
La Juventus produce poco, e quando lo fa sbaglia troppo. Tudor continua a cercare la formula giusta: gioca chi sta meglio, oppure chi serve al momento. Ma così nessuno si sente davvero titolare, e il feeling con la porta si perde.
Sul futuro restano ombre: Vlahovic è tentato dalla Premier, Openda fatica a trovare spazio, David non è ancora esploso.
La fotografia dell’attacco della Juventus oggi è impietosa: una rete ogni tre ore e mezza di gioco. Per una squadra che ambisce ai vertici, è un sintomo chiaro: serve una scossa, subito.