“Ripartire”. È questa la parola che riecheggia in casa Napoli, la parola che Antonio Conte ha inciso nella mente dei suoi calciatori in vista del big match di domani sera contro l’Inter. I campioni d’Italia devono scrollarsi di dosso la pesante sconfitta di Eindhoven e ritrovare subito identità e convinzione, per evitare quella che sarebbe la terza battuta d’arresto consecutiva. Un passo falso in più significherebbe scivolare in una vera crisi.
Conte, lavoro su testa e gambe
Ieri a Napoli si è vissuta una giornata intensa. Il tecnico salentino ha lavorato su due piani paralleli: mentale e fisico. Prima della seduta, c’è stato un lungo confronto con la squadra per analizzare gli errori commessi in Olanda e provare a dare una scossa al gruppo.
L’allenamento è proseguito fino al tardo pomeriggio: tanta tattica, studio approfondito sull’Inter e massima partecipazione da parte di tutti.
Conte ha insistito su tre concetti cardine: umiltà, lavoro e sacrificio. Le basi, secondo lui, per rimettere in moto una macchina che nelle ultime settimane ha perso smalto e fiducia.
Hojlund verso il recupero, ma resta in dubbio
In vista della sfida del “Maradona”, i principali dubbi riguardano l’attacco. L’assenza di Rasmus Hojlund si è sentita contro Torino e PSV, ma da Napoli filtra cauto ottimismo.
Il danese ha svolto una parte di allenamento in gruppo e una parte personalizzata, per non sovraccaricare il retto femorale sinistro.
La seduta di oggi sarà decisiva: se il numero 11 darà il via libera, giocherà dal primo minuto; in caso contrario, Conte non lo rischierà.
Le alternative non mancano: Lucca è il candidato naturale al ruolo di centravanti e vuole riscattarsi dopo l’espulsione in Champions; ma attenzione anche alla carta David Neres, provato in settimana come falso nueve.
Il Maradona si prepara alla notte delle verità
Un elemento, però, è già certo: la spinta del pubblico. Il “Diego Armando Maradona” sarà tutto esaurito, con 50 mila tifosi pronti a trasformare la partita in un fortino azzurro.
Per Conte e i suoi uomini, la sfida contro l’Inter rappresenta molto più di un big match: è una prova di carattere, un momento per capire se il Napoli ha ancora dentro la fame del campione o se le crepe iniziano a farsi profonde.