Europa League

Flop Roma: la sconfitta col Viktoria Plzen complica la classifica

Giallorossi in crisi dopo la seconda sconfitta consecutiva: ora la corsa agli ottavi è più difficile

Flop Roma: la sconfitta col Viktoria Plzen complica la classifica

La Roma continua a faticare in Europa League e incassa la seconda sconfitta casalinga della competizione. All’Olimpico il Viktoria Plzen passa 2-1 con un micidiale uno-due nel primo tempo firmato Kwabena Adu (20′) e Souaré (23′). Nella ripresa Dybala accorcia su rigore, ma non basta: il pari di Pisilli al 96′ viene annullato dal Var. I giallorossi restano così a 3 punti in classifica, ai margini della zona playoff, mentre i cechi volano a quota 7.

Il crollo

Eppure l’avvio era stato incoraggiante. Dopo una prima occasione di Dovbyk, la Roma cede campo e ritmo al Viktoria, che si dimostra più lucido e letale in ripartenza. Al 20′ Adu brucia Ziolkowski e infila Svilar sul secondo palo, poi tre minuti dopo Souaré sfrutta una disattenzione difensiva e raddoppia con un rasoterra potente e preciso. Il doppio colpo manda in tilt i giallorossi, incapaci di reagire e pericolosi solo con un paio di spunti di Wesley e Soulé, impreciso sotto porta.

La reazione

Sotto 0-2, Gasperini cambia tutto: fuori Ziolkowski, dentro El Shaarawy, e passaggio al 4-2-3-1. La mossa porta qualche beneficio in termini di gioco e possesso, ma non in fase realizzativa. La Roma si riaffaccia nell’area avversaria solo nella ripresa, quando un tocco di mano di Spacil regala il rigore che Dybala trasforma con freddezza al 53′. Da quel momento il copione è chiaro: assedio giallorosso e difesa ad oltranza del Viktoria.

Finali amarissimi

La Roma ci prova in tutti i modi, ma le occasioni nitide scarseggiano. El Shaarawy e Pisilli accendono l’attacco, mentre N’Dicka fallisce un colpo di testa a due passi dal gol. In pieno recupero Pisilli trova il pareggio, ma il Var cancella tutto per fuorigioco millimetrico. Finisce così 2-1 per il Viktoria Plzen, che espugna l’Olimpico e lascia la Roma a interrogarsi su un’Europa sempre più complicata.

Ora servirà una svolta immediata, perché la strada verso i playoff si fa in salita e il margine d’errore è già finito.