La decisione dell'AIA

Rocchi ha deciso: Marinelli e Abisso non saranno fermati

Livio Marinelli e Rosario Abisso non saranno fermati da Gianluca Rocchi dopo l'episodio controverso di Milan-Fiorentina.

Rocchi ha deciso: Marinelli e Abisso non saranno fermati

Nessun errore grave, nessun provvedimento. Dopo 24 ore di polemiche roventi per il rigore assegnato al Milan contro la Fiorentina, la decisione arbitrale è stata confermata dai vertici AIA. L’episodio del contatto Parisi-Gimenez — che ha portato alla massima punizione per i rossoneri all’80’ — è stato rianalizzato nei minimi dettagli nella consueta riunione tecnica. Risultato: Livio Marinelli non sarà fermato, e Rosario Abisso, al VAR, ha agito secondo protocollo, segnalando un’azione che andava rivista.

Il contatto tra Parisi e Santi Gimenez ha scatenato discussioni in campo e fuori. L’episodio chiave avviene al minuto 80 e 37 secondi: in area viola, Parisi si disinteressa del pallone e si concentra sull’uomo. Gira il corpo, intuisce il movimento dell’attaccante del Milan e interviene prima con un braccio largo sul viso, poi con una lieve trattenuta. Marinelli osserva da distanza ravvicinata (10-15 metri) ma non fischia subito, lasciando correre.

La revisione video dura ben quattro minuti. Solo all’84’20’’ arriva la decisione finale: rigore per il Milan. Una scelta ponderata, che ha tenuto conto del doppio rischio preso dal difensore viola. L’intervento non è violento, ma rientra in quelle ingenuità che, in ogni zona del campo, vengono sanzionate. Toccare il volto e trattenere l’avversario, anche con intensità contenuta, sono elementi sufficienti per un intervento del VAR.

Resta però l’ombra dell’accentuazione da parte di Gimenez, che ha enfatizzato il contatto. E anche su questo punto i vertici arbitrali hanno voluto chiarire la posizione. A giugno scorso, il designatore Gianluca Rocchi era stato chiaro:

“La simulazione va combattuta, va messa una linea fra scena teatrale e conseguenza di un contatto. Si sentono anche urla ‘disumane’, per impressionare l’arbitro. Si induce l’arbitro a sbagliare. Come risolverla? Con la responsabilità di tutti”.

Tradotto: il fallo resta, ma i comportamenti successivi possono e devono essere corretti. In questo caso, pur riconoscendo l’esagerazione evidente da parte dell’attaccante rossonero, non si è ritenuto sufficiente per cancellare la sanzione tecnica.

Non si tratta quindi di una simulazione punibile, ma di un episodio che testimonia la sottile linea che divide il contatto falloso dalla teatralità. L’AIA conferma la correttezza del processo decisionale: Abisso segnala il potenziale rigore, Marinelli valuta on field, e decide con tutti gli elementi disponibili.

Nessun errore tecnico, nessuna sospensione. E un messaggio chiaro per tutti: la lettura arbitrale degli episodi chiave sarà sempre più rigida ma supportata da tecnologia e responsabilità condivise. Gimenez ha forse accentuato, ma Parisi ha sbagliato. E in un’area di rigore, anche lieve imprudenza può costare cara.