Le parole

Sarri: “Stiamo diventando un gruppo vero”

L'allenatore della Lazio soddisfatto del punto strappato a Bergamo in piena emergenza

Sarri: “Stiamo diventando un gruppo vero”

Maurizio Sarri ha commentato così lo 0-0 in casa dell’Atalanta, ottenuto in condizioni non semplici e con la rosa ridotta all’osso: “Ho la sensazione che i giocatori stiano diventando un gruppo vero. Non parlerei solo di corsa e abnegazione. Il primo tempo è stato di ottimo livello, nel secondo è salito il ritmo dell’avversario. Cinque o sei di quelli che hanno giocato hanno fatto il primo allenamento ieri mattina. Tutti hanno dato disponibilità difensiva, un allenatore da una partita di questo tipo esce contento – ha detto il tecnico -. Sono tre settimane che siamo in condizione disastrosa e abbiamo allungato la serie con Cancellieri che poteva essere il più pericoloso. Isaksen cresce e tutto sommato ha fatto bene. In un momento drammatico la squadra ha fatto tre risultati e ai ragazzi bisogna dire bravi. Di incedibile direi che c’è Basic, fuori rosa per un anno sta mettendo in mostra valori morali elevati: è migliorato e sicuro a livello di personalità, è più cosciente dei propri mezzi. Altri hanno un potenziale superiore a quello espresso finora e vedremo di tirarglielo fuori”.

 

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Sull’infortunato di turno, Sarri non ha certezze: “Martedì avremo le idee chiare su Cancellieri con gli esami strumentali, nella speranza che l’infortunio sia più tendineo che muscolare”.

L’allenatore s’è poi soffermato sulla questione del mercato bloccato: “Sono venuto alla Lazio sentendomi dire che il mercato l’avrei fatto io per scoprire che era già chiuso. Ora mi stanno dicendo che va via chi decido io. Magari mi stanno prendendo per il c…, vedremo le prossime riunioni”.

Sulle prospettive in mezzo a tante incertezze ha commentato: “L’obiettivo è creare le condizioni per una squadra competitiva ponendone le basi per livelli importanti, dalla prossima stagione. Le notizie che ho è che a gennaio potrebbe essere un mercato completamente libero. Per il resto, chiedete al presidente. Sarei il più contento del mondo se il primo gennaio i giocatori mi rendessero così soddisfatto che al presidente potrei rispondere ‘non mi serve nessuno'”.